mercoledì 17 febbraio 2010

FIM UFFICIALIZZA, DAL 2012 OK ALLE 1000 IN MOTOGP



La Commissione Grand Prix, composta dal signor Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna), Claude Danis (FIM), Hervé Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), alla presenza di Ignacio Verneda (FIM Sports Director), Javier Alonso (Dorna) e Paul Butler (Segertario della riunione), riunita oggi a Barcellona ha deciso all’unanimità di introdurre alcune modifiche al regolamento del Campionato del Mondo MotoGP a partire dal 2012.

Dati già conosciuti a parte (la categoria MotoGP correrà con moto fino a 1000 centimetri cubici di cilindrata, 4 cilindri e un massimo diametro per cilindro di 81 millimetri), è stato raggiunto un accordo unanime riguardo il peso delle moto e la capacità massima dei serbatoi di benzina.

Le moto fino a 1000cc di cilindrata dovranno avere un peso minimo di 153 kg. Per i fabbricanti che dovessero optare per continuare ad utilizzare motori a 800cc, tali prototipi dovranno avere un peso minimo di 150 kg. Per quanto riguarda la capacità dei serbatoi per le moto appartenenti a team ufficiali sarà di 21 litri, con il numero massimo di motori che rimarrà di 6 per stagione

Per i cosiddetti "claiming rule teams", che saranno approvati dalla GP Commission, potranno essere utilizzati 12 motori ed un serbatoio da 24 litri. I "CRT" sono in pratica i team privati, i cui motori devono essere in libera vendita se a fine gara qualcuno li volesse comperare (prezzo stabilito in 20.000 Euro, ancora da decidere).
Quali saranno questi team? Privati (FB Corse, Inmotec) e, chissà, anche magari qualche casa ufficiale in difficoltà (Suzuki?): per questo bisognerà aspettare il maggio prossimo.

La nota federale riporta inoltre un piccolo aggiornamento sul regolamento tecnico della Moto2. In sostanza si mette nero su bianco quello che già si era sentito dire in questi mesi nel paddock dando ufficialità alla categoria.

Si menziona in questa parte, la possibilità dei team che riscontrassero un calo delle prestazioni del motore che hanno in gestione (uno ogni 3 gare) di poterlo cambiare pagando 20.000 euro. Tale operazione verrebbe fatta sotto il controllo dei responsabili tecnici della Irta che dovranno certificare anche l'effettiva necessità. Speriamo che questo non sia un escamotage per aggirare (a pagamento) il limite dei motori fissati, altresì l'applicazione leggera di questo articolo potrebbe avvantaggiare e non poco i team più danarosi, mettendo gli altri nell'incapacità di confrontarsi.

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