giovedì 4 marzo 2010

Svelata la potenza dei motori Moto2



L’articolo riportato direttamente da motogp.com è un chiaro esempio di articolo di “regime”. La realtà viene stravolta per difendere la categoria che per ora lascia tutti un po’ freddini.
Il direttore tecnico del campionato Mike Webb ha parlato ieri con motogp.com per commentare la prima giornata e definire alcune caratteristiche del motore Moto2, tra cui il numero di cavalli.
A seguito della consegna dei motori avvenuta sabato e della prima prova in pista di ieri è già stato tempo di un primo bilancio per la neonata classe del Campionato del Mondo MotoGP.
motogp.com ha incontrato il direttore tecnico del campionato Mike Webb per avere un quadro chiaro della prima giornata con tutti i piloti in pista...
"Ho parlato con qualcuno dei capi meccanici dei team dopo questa prima uscita in pista e tutti sono soddisfatti," ha dichiarato Webb. "I commenti principali vogliono che questi motori siano molto simili a propulsori specificamente preparati per un pilota".
"Questi motori sono nuovi, sono ancora un po' "duri" e le performance miglioreranno dopo un po' di rodaggio".
"Sono molto soddisfatto di come siano andate le cose oggi. Abbiamo avuto pochissimi problemi, qualche caduta, ma i tempi sono già davvero buoni. Nel primo giorno di test siamo già a meno di un secondo dal giro più veloce in gara 250 e le condizioni sono ancora leggermente fredde".
Entrando nel dettaglio, il responsabile inglese ha svelato la caratteristica tecnica su cui tanto si è speculato e che, fino ad ora, era stata considerata un'informazione riservata da Honda e Geo Technology: il numero dei cavalli.
"È un motore basato sul modello Honda CBR 600 con tre obiettivi: l'affidabilità in primis, le stesse performance per tutti, e la competività del propulore. I motori sono dotati approssimativamente di 140 cavalli e dalle performance di oggi possiamo già essere sicuri che sarà un gran campionato".
La moto 2 snatura completamente la filosofia del motomondiale che dovrebbe distinguersi dalla SBK.
Tutto il motomondiale dovrebbe essere un campionato di prototipi dove si sperimentano nuove soluzioni da applicare al mercato stradale, la moto2 non è più questa cosa perchè con il monomotore di sviluppo sui motori non ce ne sarà più, sul telaio non c’è nulla da sviluppare (fatto salvo nuovi materiali ma con costi esorbitanti), sulle ciclistiche c’è tutto ciò che serve, e fin di più.. sui freni non ne parliamo.. forse il 2 tempi aveva poco interesse per il mercato (anche se si poteva iniziare a sperimentarci sopra l’iniezione elettronica), ma questa moto2 ne ha ancora di meno, visto che esiste già un altro campionato simile, vedasi WSS, che di interesse ne ha ben di più, e direttamente sulle moto che girano anche per strada..

A sentire quanto riportato da tutti gli altri siti infatti dalle interviste emerge che:
1) sono tutti molto delusi dalle prestazioni dei motori. Siginificativa la frase riportata da motosprint di uno dei partecipanti “quando apri il gas non succede un granchè”
2) i cavalli sono 130 e non 140 come dichiarato, e comunque ben 20 cv in meno di quanto promesso
3) il distacco dalla 250 non sarebbe di mezzo secondo ma di ben 3 secondi a giro sul passo (veramente un peccato che aprilia abbia deciso di non partecipare con le 250 quest’annno, sarebbe stata una vera e propria beffa)

aspettiamo.... e vedremo

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