Capirex: 300 volte a tutto gas
Trecento Gran Premi in carriera. Si avete capito proprio bene: 300. Domenica scorsa, sul circuito di Losail per il Gp del Qatar, primo appuntamento del Motomondiale 2010, Loris Capirossi ha tagliato questo storico traguardo diventando anche il primo pilota in assoluto a riuscirci. Il pilota della Suzuki, fresco fresco di compleanno (lo scorso 4 aprile ha spento le 37 candeline) correrà la sua 21a stagione nel Campionato del Mondo, la 12a nella classe regina.
Veramente niente male per questo incredibile centauro romagnolo capace di abbinare un talento cristallino a un coraggio da leone. Loris, che in questa nuova avventura cercherà anche il podio numero 100 in carriera (per ora ci sono riusciti solamente altri sette piloti), si è detto piuttosto ottimista in vista della sfida targata 2010: “Dobbiamo continuare nella direzione in cui stiamo andando e migliorare con la moto, come abbiamo fatto negli ultimi test. So che c'è ancora molto da fare, ma siamo vicini e spero di lottare con i migliori tutto l'anno”. Sulla storica quota di 300 gare in carriera, invece, il numero 65 ha affermato di essere rimasto piuttosto sorpreso di essere riuscito a correre così tanto ma soprattutto a livelli così alti: "Il GP del Qatar sarà un altro traguardo nella mia carriera con 300 gare a referto. Non avrei mai pensato di arrivare così avanti, ma sono stato fortunato e ho sempre dato il 100% così da poter rimanere nell'élite di questo sport. Non ho mai pensato realmente a che gara stavo correndo, ma devo dire che questo è un numero davvero speciale e forse nessuno arriverà mai così lontano. Ad ogni modo la mia attitudine rimane la stessa che avevo nel 1990: a tutto gas e sempre all'attacco".
Splendido ammirare la grinta, la tenacia e la passione di questo fantastico pilota che ha scritto pagine importanti e indelebili di questo sport vincendo ben 3 titoli mondiali (due in 125cc nel 1990 - dove diventò il più giovane centauro di sempre a vincere un titolo iridato - e 1991, uno in 250cc nel 1998) al termine anche di gare epiche e al limite dell’impossibile come quella di Assen del 2000 quando chiuse al terzo posto con una mano fratturata prima di svenire stremato appena dopo la bandiera a scacchi. Inimitabile.
Nessun commento:
Posta un commento