sabato 31 gennaio 2009

La MotoGP: le proposte per uscire dalla crisi


La MotoGP, attraverso una serie di provvedimenti più o meno urgenti e più o meno importanti è destinata a cambiare radicalmente da qui al 2010: la classe regina del motociclismo, del resto, è ormai una nobile decaduta che deve assolutamente adattarsi ai tempi che corrono per non rischiare di scomparire. La MotoGP di oggi, in poche parole, costa troppo, e non ha assolutamente senso lasciare che continui a costare così tanto o - ancora peggio - che in futuro arrivi a costare ancora di più. Non è da ieri che si parla di cifre insostenibili per i team satellite, tra l’altro aumentate negli ultimi tempi in maniera tale da far riflettere anche le più grandi Case costruttrici del mondo.

La nota positiva è che la grande crisi mondiale che ha colpito tutti i settori è riuscita a dare una scossa micidiale a un ambiente che finora era stato tradizionalmente molto conservativo: lo scorso 7 gennaio, in Giappone, i rappresentanti delle Case impegnate in MotoGP si sono seduti a un tavolo sfornando un nutrito elenco di proposte molto concrete per ridurre i costi. Nonostante si parli di modifiche decisamente importanti, alcune anche molto radicali, le Case hanno iniziato a collaborare come non avevano mai fatto prima, tanto che molti addetti ai lavori sono rimasti stupiti di quanto questa situazione di crisi abbia aiutato a mettere tutti d’accordo senza che si scatenassero lotte intestine.

Così, se in passato l’iter per introdurre modifiche regolamentari ha assunto spesso i contorni di una telenovela, in questo caso le cose stanno procedendo molto velocemente: tutte le proposte per le modifiche a breve termine, quelle che entreranno in vigore già in questa stagione, verranno discusse e probabilmente ratificate durante un nuovo incontro che avverrà in corrispondenza dei test di Sepang, in programma dal 5 al 7 febbraio.
Le proposte per il 2009

Prove più corte
- La durata delle quattro sessioni di prove previste nel weekend (tre di libere più una di qualifiche) scenderà da 60 a 45 minuti;

Warm-up più corto
- Warm-up di 10 minuti che non prevede le prove di partenza;

Nove motori per tutta la stagione
- Nel corso della stagione potranno essere utilizzati soltanto nove motori: ciò significa che ogni motore dovrà durare due gare. In ogni caso un team non incorrerà in sanzioni se un motore si rompe prima di aver coperto due Gran Premi: sarà sufficiente che nell’arco della stagione non ne vengano utilizzati più di nove;

No ai test postgara
- Cancellazione delle 5 giornate di test postgara inizialmente previste (non ci saranno più le prove del lunedì);

Test invernali ridotti a 8 giorni
- I test invernali a cavallo tra le stagioni 2009 e 2010 saranno limitati a 8 giornate di prove, compresi i due giorni che verranno effettuati a Valencia subito dopo il Gp di chiusura;

Pausa invernale più lunga
- L’inizio “testing ban”, ossia il periodo in cui non è possibile scendere in pista, attualmente fissato il 1° dicembre, verrà anticipato al giorno immediatamente successivo ai test di Valencia (in questo caso l’11 novembre, considerato che il GP di Valencia è in programma l’8 novembre). Il termine dopo il quale si potrà ricominciare a provare rimarrà il 20 gennaio dell’anno successivo.

Le proposte per il 2010

Tagliare un Gran Premio
- Tagliare un Gran Premio, scendendo dagli attuali 18 a 17 totali: secondo molti team manager ridurre il numero di eventi non è la risposta giusta per rilanciare la MotoGP (anzi, per attirare sponsor c’è chi pensa che vadano aumentati) però nell’immediato c’è la crisi da superare, perciò ogni taglio per il momento è ben accetto. Superata l’impasse, si potrà pensare di aumentare il numero di GP.

Una sola moto per pilota
- Una sola moto per pilota: così facendo Ezpeleta vuole portare la griglia di partenza a 24 unità, dato che ognuno dei quattro costruttori potrà mettere in pista senza problemi sei moto, non dovendo mettere a disposizione anche i muletti;

Dischi freno in acciaio
- Dischi freno in acciaio in sostituzione di quelli in carbonio: questa proposta, assieme a quella legata all’eliminazione della seconda moto, consentirebbe di mantenere invariato il regolamento del “flag to flag”

Gran Premi su due giorni
- Gran Premi su due giorni, sabato e domenica, senza prove il venerdì: per far sì che i circuiti riescano comunque ad attrarre pubblico per tre giorni, il venerdì mattina il paddock sarà aperto al pubblico, mentre il venerdì pomeriggio scenderanno comunque in pista le categorie Moto2 e 125 cc.

Un motore per tre GP
- Ogni motore sarà punzonato e dovrà durare tre Gran Premi consecutivi. Se un pilota cambia motore prima di tale scadenza, incorrerà in una sanzione ancora da definire: due le soluzioni, un arretramento sulla griglia di partenza oppure una penalità in tempo sul risultato finale della gara;

Prezzi calmierati per il leasing delle moto
- Imposizione alle Case costruttrici di proporre in leasing le proprie moto a un prezzo calmierato, sulla falsariga di quanto accadrà, sempre nel 2010, per la classe 125 cc;

Moto valide per due stagioni
- I modelli delle moto dovranno durare due stagioni, per consentire ai team clienti di ammortizzare il costo del noleggio.

fonte GPone.com

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