giovedì 19 aprile 2012

Anniversario Ducati 200 Miglia di Imola 1972-2012

Domenica 22 aprile 2012 il campionato Superbike è al circuito di Assen per la terza prova del mondiale, e la Ducati festeggia un anniversario importante: il 23 aprile 1972 Paul Smart vinceva la storica 200 Miglia di Imola, dando il via a 40 anni di successi per le bicilindriche di Borgo Panigale



Il 2012, anno in cui Ducati ha iniziato ufficialmente la produzione della nuova e rivoluzionaria 1199 Panigale, vede la ricorrenza di una vittoria che ha letteralmente iniziato la storia della Ducati nel mondo delle moto a quattro tempi: la conquista della prima edizione della 200 Miglia di Imola del 1972 con una moto che ha iniziato la storia produttiva ed agonistica della Ducati : la 750 Imola con i due piloti Paul Smart e Bruno Spaggiari che riuscirono a tenere testa a quello che all’ epoca era considerato il più grande pilota di tutti i tempi, Giacomo Agostini e la sua MV Agusta, dopo una battaglia “ all’ arma bianca “ che vide Smart imporsi di misura sul veterano Spaggiari.

La 200 Miglia di Imola
Era la gara più importante in Italia, il grande evento di Checco Costa, padre del Dr. Costa, che aveva preteso la partecipazione di tutti i costruttori italiani, e di tutti i migliori piloti. Niente scuse, non erano ammesse defezioni.

Tutti i piloti e i team più famosi si presentarono all'appuntamento: Agostini con la sua MV Agusta campione del mondo, Villa su una fortissima Triumph, Jack Findlay su un'eccezionale Moto Guzzi, Saarinen con la sua Yamaha, Peter Williams e credo Croxford con le Nortons e il grande team Triumph con Pickford e Jefferies in sella. In più, c'erano le squadre Suzuki, Yamaha e Kawasaki.

La Ducati partecipò a quella gara in maniera quasi fortunosa,ritengo sia doveroso ricordare gli sforzi di Fabio Taglioni nel progettare ex novo una motocicletta da corsa sulla base di una moto stradale, la 750 GT, e di come in breve tempo la dirigenza Ducati decise di partecipare a questa gara.

Il successo della 200 Miglia può essere considerato il vero e proprio antesignano della moderna Superbike, tanto che possiamo affermare che il 1972, per Ducati, ha segnato l’inizio dell’era delle competizioni delle moto derivate dalla produzione di serie, ovviamente equipaggiate con motori bicilindrici. Da allora, infatti, numerose e leggendarie furono le vittore che il motore progettato da Taglioni conseguì, in diverse cilindrate e versioni. Dal successo ottenuto da Mike Hailwood al Tourist Trophy nel 1978 con la Ducati 900, alla sequenza di titoli vinti da Tony Rutter con la 600 TT2 Pantah tra il 1981 e il 1983, dai campionati vinti da Virginio Ferrari e Marco Lucchinelli con la 750 F1, fino al Battle of the Twins conquistato a Daytona nel 1986 sempre con la 750 F1, fino ad arrivare allo strapotere Ducati nel campionato Superbike dal 1988 ad oggi con le famiglie 851, 888, 916, 996, 998, 999, 1098 e 1198. Risultati incredibili che hanno permesso a Ducati di conquistare, nell’ arco di 25 anni, ben 17 titoli mondiali costruttori, 14 titoli piloti (Fogarty, Bayliss, Polen, Roche, Checa, Hodgson, Toseland e Corser) ed un personale palmares di oltre trecento vittorie in tutti i circuiti del mondo.

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