giovedì 19 gennaio 2012

Checco Costa a Imola, passione moto

"Checco Costa a Imola, passione moto"


Un nuovo libro è uscito per raccontare di questo imolese che è stato l’artefice della costruzione del motociclismo agonistico moderno.
Il libro - documentario "Checco Costa a Imola, passione moto" é stato presentato di nuovo ieri mercoledì 18 gennaio, a Castel Bolognese; mentre la prima volta era stato presentato ad Imola nel settembre dell'anno scorso alla presenza degli autori Angelo Dal Pozzo e Claudio Ghini ed una nutrita schiera di piloti tra cui Mario Lega, Loris Capirossi e Graziano Rossi.
Forse a molti questo nome non dice nulla o ricorda, al massimo, quello del dottor Costa e della sua “clinica mobile” presente sui circuiti della Moto GP, e in realtà un legame c’è: il dottor Claudio Costa è figlio di Francesco “Checco” Costa.
Francesco “Checco” Costa è una figura centrale nella storia del motociclismo internazionale, è stato ideatore e organizzatore di importanti competizioni di fama mondiale e fu tra i più convinti sostenitori della costruzione dell’autodromo di Imola.
Imola è una deliziosa cittadina alle prime appendici delle colline dell’appennino emiliano, su una di queste colline Checco Costa vide, alla fine degli anni ’40, il tracciato di un nuovo circuito, vide i nomi di curve che nel futuro sarebbero diventate famose nel mondo del motorismo: la Tosa, la Rivazza, il Tamburello… tant’è che la nascita del circuito si deve in massima parte alla sua passione e determinazione.
L’autodromo imolese ebbe un ruolo di primo piano nelle competizioni motociclistiche internazionali, e, grazie a Checco Costa, gareggiarono sulla pista di Imola tutti i più grandi campioni di questo sport. Ma il lavoro racconta anche l’organizzazione negli anni ’40, sul Monte Castellaccio, delle prime gare di motocross in Italia, così come l’arrivo in Italia dei grandi campioni statunitensi che sfociò nella “sfida del secolo” tra piloti come Kenny Roberts e Giacomo Agostini. 
Dopo aver scoperto a Daytona la 200 miglia la importò a Imola, convincendo i migliori piloti del momento a prendervi parte, e questo diede un grande impulso alle competizioni di casa nostra ma, oltre a questo, immaginò anche per primo la formula del Campionato del Mondo, quel sistema di gare che conosciamo ancor oggi…
Poi ancora si ricordano le competizioni di grande successo come la “Coppa d’Oro Shell”, la “Coppa Agv delle Nazioni” e la “200 miglia” di cui si tennero diverse edizioni con una straordinaria partecipazione di pubblico di oltre 150.000 presenze. Erano gli anni in cui l’autodromo imolese veniva chiamato il “piccolo Nürburgring” per la bellezza e la difficoltà del tracciato, diventando meta obbligata per gli appassionati di motociclismo, la pista di una terra che, da sempre,  ama i motori.
Il documentario racconta la storia di Francesco Costa e delle sue gare, attraverso le parole dei figli Carlo e Claudio Costa, dei piloti, di giornalisti ed esperti di motociclismo. Grazie a straordinarie immagini di repertorio ed ai filmati messi a disposizione dalla Fmi (Federazione motociclistica italiana), il film consente di rivivere le straordinarie emozioni delle gare di Checco Costa, eventi che hanno cambiato la storia del motociclismo internazionale. Con la partecipazione di: Carlo Costa, Claudio Costa, Giacomo Agostini, Loris Capirossi, Jhonny Cecotto, Luciano Costa, Angelo Dal Pozzo, Virginio Ferrari, Paolo Flamini, Fausto Gresini, Mario Lega, Marco Lucchinelli, Emilio Osterero, Kenny Roberts, Graziano Rossi, Bruno Solaroli, Carlo Ubbiali, Franco Uncini.


Edito dalla Bacchilega Editore, la parte cartacea è stata curato da Claudio Ghini e Angelo Dal Pozzo, per la parte video da Mauro Bartoli (Macine Film). 

mercoledì 11 gennaio 2012

Valentino e la nuova Ducati.....2012....


  Valentino e la nuova Ducati...sembra l'inizio di una 
favola! se non fosse che il primo capitolo é già stato
scritto! e non é che si stato molto entusiasmante........  

La coppia formatasi lo scorso anno fra il pesarese e la Ducati non ha portato i risultati sperati, chiudendo sotto numerose critiche e cocenti delusioni, con il nove volte iridato sempre in difficoltà e protagonista di gare incolore e senza gloria, fuori dalle sue abitudini vincenti.
Un 2011 avviato con qualche speranza di miglioramenti e progredito con la Ducati schierata in griglia principalmente con l'obiettivo di sfruttare la gara come occasione per testare la moto, dando vita ad una situazione imbarazzante sia per la struttura sia per il pilota.

Il mezzo trionfante nel 2007, guidato da Casey Stoner, fu innalzato alla gloria, sminuendo le abilità messe in gioco dall'australiano, attualmente detentore del titolo iridato, con l'idea che la differenza principale nascesse dalla Desmosedici.
Errore fondamentale visto che il talento di Southport rimane l'unico realmente capace di vincere in sella ad una Ducati in MotoGP, mezzo altamente competitivo se guidato in una maniera precisa ed al limite, uno stile appropriato.
Valentino Rossi dichiara di voler iniziare il nuovo campionato con un altro spirito, con tanta voglia di concretizzare il grande lavoro che tutto il Team Ducati MotoGP sta svolgendo

E sulla voglia di vincere dei ducatisti, sofferenti per un intero 2011 di tribolazioni e cadute e con zero vittorie in bacheca nessuno nessuno ha dubbi...ma per essere competitivi non è sufficiente fare bene, ma è importante fare meglio degli altri e quando gli avversari si chiamano Honda e Yamaha...questo è estremamente difficile
Filippo Preziosi, team manager della Ducati corse MotoGP, intervistato durante il consueto ritrovo del Wroom di Madonna di Campiglio, è convinto che la nuova moto nel 2012 darà delle soddisfazioni a tifosi e squadra: “La nuova Ducati darà soddisfazioni”; ha detto sicuro. Secondo l’ingegnere perugino, padre della tecnologia Desmosedici, il nuovo progetto della Rossa porterà ad una maggiore flessibilità ed adattabilità: “La moto sarà più flessibile e in grado di soddisfare le ambizioni della squadra. La cosa più importante è che sarà più adattabile, in modo da garantire un maggior numero di modifiche al set up. Durante la scorsa stagione abbiamo fatto alcune modifiche che andavano al limite delle possibilità e questo non ci ha permesso di essere competitivi”.
Mentre Rossi, ieri chiedeva di tornare vincente e firmare l’ultimo contratto biennale con la Ducati, Preziosi General Manager dal Wrooom di Madonna di Campiglio, giunto alla sua ventunesima edizione, ha parlato della nuova Desmosedici GP12, moto con la quale Valentino e Nicky Hayden affronteranno il Motomondiale 2012. 


LA NUOVA DUCATI GP12 AVRÀ IL TELAIO PERIMETRALE IN ALLUMINIO ED UN FORCELLONE IN CARBONIO, MENTRE LA CARENA NASCONDERÀ UN MOTORE 1000 A QUATTRO CILINDRI

E' quanto ha affermato il papà della rossa, l'ingegner Filippo Preziosi. La moto che Valentino Rossi e Nicky Hayden porteranno al debutto nei test di Sepang a fine gennaio sarà una riporgettazione di quella testata da Rossi durante i test di novembre a Valencia
Esternamente sarà indistinguibile dall'antenata GPZero: "Sulla nuova moto le uniche componenti in comune con la precedente saranno l'avantreno e il gruppo ruota posteriore - ha affermato Preziosi -, mentre saranno differenti motore, telaio, serbatoio e forcellone". "Il novanta per cento delle parti sono nuove di zecca - ha aggiunto l'ingegnere -. Abbiamo cambiato in modo significativo la distribuzione del peso e le dimensioni della moto per avere più margine nelle regolazioni".
Con tutta propabilità il propulsore della Ducati GP12 non sarà più il classico V4 con bancate aperte di 90°. alcune indiscrezioni parlano di un V "stretto" a 75° (o forse anche meno). Questa soluzione è vagliata poichè permette di compattare il motore e posizionarlo meglio nel telaio a tutto vantaggio della distribuzione dei pesi. Soluzione, questa, sperimetata con successo in motogp da Honda e in Superbike da Aprilia (V4 65°)

Da parte mia ...un grosso "in bocca al lupo" e che sia una favola con un lieto fine per Valentino, la Ducati e tutti noi che aspettiamo un campione del mondo italiano su moto italiana!



venerdì 6 gennaio 2012

‘Buon compleanno Sic!’


 ‘Buon compleanno Sic!’.

Al 105 Stadium e con tanti amici.





"Buon Compleanno SIC" è l'appuntamento per festeggiare la vita, le corse e la persona prima del personaggio.

Non si scopre nulla, se si dice che il  ricordo di Marco Simoncelli resta  vivissimo. La ‘Fondazione Marco Simoncelli’ , il 20 gennaio 2012, giorno in cui Marco avrebbe compiuto 25 anni, e gli amici, insieme a Sergio Sgrillie ad altri comici di Zelig,  organizzeranno una grande festa a Rimini, nella lista dei "convocati" anche Giovanni Vernia, Duilio Pizzocchi, Giovanni Cacioppo, Paolo Migone, Giuseppe Giacobazzi ed "I Mancio & Stigma". Hanno confermato la loro presenza anche Ale e Franz ed i Fichi d'India.. «Faremo casino, come avrebbe fatto Marco se fosse stato tra noi» ha detto il papà Paolo Simoncelli.


Il 20 gennaio al 105 Stadium sarà infatti il momento per ritrovarsi tutti assieme e festeggiare un campione che se n’è andato troppo presto. Ad annunciare l’evento sono i 58 Boys, i ragazzi che nei giorni seguenti la scomparsa di Simoncelli si sono rimboccati le maniche e hanno gestito un’invasione fatta di migliaia di persone nel piccolo paese di Coriano. Lo hanno fatto senza chiedere nulla a nessuno, mantenendo sempre un profilo basso, lontano dai microfoni che carpivano ogni commento in quei giorni nel piccolo paese.

I 58 Boys hanno incontrato il padre di Supersic, Paolo, nei giorni scorsi per consegnargli una maglia autografata con i loro nomi. Ed è stata quella l’occasione, scrivono sul blog informazione corianese, nella quale Paolo «ha voluto fare il punto della situazione sui prossimi imminenti eventi. Per primo, ha voluto informarci che il 20 gennaio 2012, in occasione del compleanno di Marco, verrà organizzato un evento al 105 Stadium di Rimini, chiamato Buon compleanno Sic’». Il ricavato della serata sarà devoluto interamente alla fondazione ‘Marco Simoncelli’  la cui nascita sarà ufficializzata a breve. Nel frattempo in paese si attende la statua al campione che sarà realizzata entro la prossima primavera.