mercoledì 24 febbraio 2010

I Romagnoli della Moto2 a Misano


Come previsto dal programma, sono stati cinque i piloti che hanno partecipato alla giornata: Alex De Angelis e Nicolò Canepa (Team Scot Racing), Toni Elias (Team Gresini Racing), Mattia Pasini (Team Jir) e il debuttante russo Vladimir Ivanov (Team Gresini Racing), che per diversi motivi non avevano fatto le prove della sessione che si è svolta al Montmelò di Barcellona.

Mattia Pasini non ha fatto passare 5 giri, prima di mettere la TSR del team JIR in terra nei test di Misano di oggi. Il pilota di Riccione, però, è incolpevole, la caduta è stata causata dall'umidità che non ha permesso ai team presenti di lavorare come avrebbero voluto.

Pochi giri per tutti, insomma, in una giornata invernale in stile riviera romagnola, ovvero con tanta umidità sia nell'aria che a terra.

I lavori, poi, sono iniziati anche sul tardi, nel primo pomeriggio, comunque si sono viste, finalmente anche gli outsider che non hanno partecipato ai test di Barcellona.

Notevoli i lavori fatti nelle varie scuderie per mettere i piloti a proprio agio. Il team Grasini ha schierato due Moriwaki MD 600, ma si vedeva la mano di Cecchini che ha lavorato molto nell'affinare e migliorare il materiale arrivato dal Giappone.

Stessa cosa per la TSR portata in pista da Pasini. La realizzazione nipponica ricorda in qualche modo le 500 bicilindriche a due tempi che il telaista con gli occhi a mandorla produceva alla fine degli anni '90. Ora non resta che vedere in azione.

Molto interessante anche la moto del team Scot. La GP210 ricorda anche lei le realizzazioni fatte in passato con le 2 tempi soprattutto nella zona del telaio.

A Misano piove, il che condiziona fortemente il debutto delle Moto2 ma per Simone Corsi invece, spiragli di sole sul suo destino, che fino ad oggi era stato in bilico tra un posto in 125 ed uno in Moto2. Il giovane si è infatti accasato al team Jir.

Il giovane romano è riuscito a trovare in extremis una sella su cui salire. Nella squadra di Luca Montiron sarà il compagno di squadra di Mattia Pasini. Corsi ha siglato un contratto della durata di un anno.

sabato 20 febbraio 2010

Presentati piloti del WTR San Marino Team

Sono stati presentati ieri i piloti ed il programma 2010 del WTR San Marino Team che partecipa al Motomondiale nelle classi 125 e nella neonata Moto2
.




Alla sua settima stagione consecutiva il WTR San Marino Team, guidato dal Team Manager Loris Castellucci, sarà protagonista con il pilota Valentin Debise in sella ad una Moto 2 ADV e con il confermato Johann Zarco in sella ad un Aprilia 125, entrambi francesi.

Alla cerimonia che si è tenuta ieri presso la Segreteria di Stato per il Turismo ha partecipato Segretario di Stato per il Turismo e lo Sport Fabio Berardi che ha dichiarato:
"Un paese a vocazione turistica come la Repubblica di San Marino può trarre benefici importanti in termini di immagine e turismo dal palcoscenico offerto dalle grandi competizioni sportive internazionali come il motomondiale “


Parole che possono essere condivise al 100%, è sicuramente un buon investimento pubblicitario per lo Stato di San Marino essere sulle carene delle moto del motomondiale! quello che non si riesce a capire è: cosa centrano due piloti francesi???? Forse che non ci sono piloti locali o limitrofi (ai piedi del Titano) validi quanto i due francesini?

Ora si spera che anche Rimini con la sua società "Riviera di Rimini" che assieme allo Stato di San Marino sponsorizza il Gran Premio di Misano, comprenda quanto può essere remunerativo investire sulle carene del motociclismo agonistico; anche se non capita tutti i giorni di sponsorizzare un certo Mattia Pasini con la "Notte Rosa" in un unico evento e lui vince la corsa!!!!

giovedì 18 febbraio 2010

I Club della Riviera di Rimini in Festa a Misano

Festa organizzata recentemente in Romagna dal Moto Club Misano Adriatico ed il Moto Club “Celeste Berardi” di Riccione per condividere la grande passione che li accomuna "e mutor".




Logicamente, a confermare il pluriennale rapporto di collaborazione tra i sodalizi e le autorità locali sono stati, come accade da anni ed annorum, i sindaci in persona. L’avvocato Stefano Giannini è primo cittadino di Misano dal 2009. Motociclista praticante (ha una Ducati, che qualcuno dice essere perennemente in riparazione), appassionato a tutto tondo - è stato anche protagonista di uno spot pubblicitario del Civ su Fmi.tv - il suo posto era ovviamente accanto al suo sodalizio: nell'occasione gli è stata consegnata la Tessera d’Onore. Massimo Pironi è invece il sindaco di Riccione. E’ giunto un po’ in ritardo (altri impegni di rappresentanza, ha dichiarato appena entrato), ed appunto per questo il gesto è maggiormente apprezzabile: con tutti gli impegni istituzionali dell'agenda del primo cittadino della Perla Verde, non sarebbe stato difficile. volendo, mandare un messaggio "causa precedenti impegni etc etc" e disertare. Tra gli invitati anche l’assessore allo Sport del Comune di Misano, Valerio Bertuccioli, il direttore del locale autodromo Maurizio Damerini, Il comandante dei Carabinieri di Misano Adriatico Nicola Travaglino. La federmoto era rappresentata dal presidente regionale Giancarlo Cavina e dal delegato provinciale di Rimini e San Marino Pier Franco Lanci.

Non mancavano Patrizia e Franco Leardini, genitori di Emanuele Leardini, promettente portacolori del Moto Club Misano Adriatico prematuramente scomparso nel 2002, a causa di un malore nel sonno. A lui, la Federazione Motociclistica Italiana, ha dedicato uno dei trofei collaterali del Tricolore di velocità.

Tra gli altri ospiti, Primiano Rosa presidente della società Mototemporada e Delio Baietti del Nuovo Moto Club Renzo Pasolini di Rimini ed una nutrita rappresentanza del Moto Club Romagna, formato per lo più da uffciali di gara e commissari di percorso.

Gli onori di casa sono stati fatti da Irene Morolli, attuale presidente del Moto Club. Sul palco hanno sfilato tutti i soci dei due Moto Club che partecipano ai vari campionati o manifestazioni nazionali e regionali.
Rammentate, nel corso della serata, anche le gesta di Mattia Pasini, figlio dell’ex pilota Bimota e costruttore di minimoto Luca. Da sempre protagonista della 250, Mattia sarà sicuramente uno dei protagonisti anche nella sostitutiva Moto2.

I due Moto Clubi della Riviera di Rimini saranno ancora impegnati per le gare della Mototemporada, giunta alla sua settima edizione e che quest’anno sarà, per la prima volta anche in trasferta in quel di Castrezzato (Autodromo di Franciacorta). Il calendario: 11 aprile (Misano), 9 maggio (Misano), 6 giugno (Franciacorta), 3 ottobre (Misano). Signore e signori, accendete semafori e propulsori.
L’inverno sta per finire e ricomincia a farsi sentire il rombo del motore..

Ezpeleta: Il business della Moto2


Appassionati di motomondiale, prendete il pallottoliere e iniziate a fare i conti. Già,Un fantasma di aggira in Moto2. La neonata classe del motomondiale che ha preso il posto della 250, potrebbe diventare vittima del suo stesso successo. È questa la paura di Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, che si ritrova con troppi piloti e troppi team iscritti al Mondiale 2010. La nuova categoria ha infatti attratto molti investitori, ma se fino a poche settimane fa Ezpeleta era soddisfatto della situazione, improvvisamente si è reso contro che il “troppo stroppia”. Attualmente la Moto2 si ritrova con 25 team e ben 40 piloti che prenderanno il via del Gran Premio del Qatar l’11 aprile, tra cui la Bimota che fornisce le moto ad un solo team.
Secondo i primi dati di Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, i piloti dovevano essere 37, salvo poi correggersi indicando 39 iscrizioni. Peccato che siamo già arrivati a 40 e la lista pare poter accogliere anche altri piloti.
La Moto2 è diventata ufficialmente un affare, visto che tutti fanno a gara per partecipare.
Vediamo allora nel dettaglio la situazione attuale per cercare di capirci qualche cosa. I dati, pubblicati da Motocuatro.com, confermano la presenza anche di un team, il Campetella Racing che deve ancora scegliere il pilota a cui affidare la moto. L’Ajo Motorsport (FTR come costruttore) schiera Debon, la Cardion AB Motoracing (RSV) ha scelto Abraham; due piloti, Aegerter e Tomizawa per la Technomag-CIP (Suter), uno solo per la Intervetten Team (Moriwaki), Luthi. Hanno scelto la Moriwaki anche il G22 Racing Team con Nieto e Guerra, l’Honda Gresini con Elias e Ivanov e il Matteoni Racing con Pesek. La Suter è fornitore della Forward Racing con Cluzel e Cardus, della Marc VDS Racing Team con Redding e Lombois, della Racing Team Germany dove corre Tode, della Sprint Technology Racing, Rolfo e Pietri, e della Viessmann Kiefer Racing con Bradl e Leonov. La TSR dà i motori alla JIR dove corre Pasini, mentre la BQR li dà alla Kino Racing di Perren e al Racing Team BQR di De Gea e Martinez. Il Mapfre Aspar Team, con Simon e Di Meglio, hanno scelto la RSV, mentre la Pons Racing di Gadea e Pons, si è affidata alla Kalex. Per la Promoracing c’è la Harris con Olive e Noyes. Rapid Inside è il costruttore della Scot Racing Team dove corrono Canepa e De Angelis, mentre la FTR è alla Speedup con Talmacsi e Iannone. Tech 3 per l’omonimo team con De Rosa e Takahashi piloti.
Infine c’è la Bimota che torna alle corse nella scuderia FB dove c’è Grotzky

Questa la lista ufficiale fornita dalla Dorna della Moto2 per la stagione 2010:

2. Gabor Talmacsi HUN Speed up Aprilia Speed Up
4. Stefan Bradl GER Viessmann Kiefer Racing Suter
5. Joan Olive ESP Jack&Jones by A.Banderas Promoharris
6. Alex Debon ESP Red Bull Ajo Motorsport FTR
7. Axel Pons ESP Pons Racing Pons Kalex
9. Kenny Noyes USA Jack&Jones by A.Banderas Promoharris
10. Fonsi Nieto ESP G22 Holidaygym Moriwaki
12. Thomas Luthi SUI Interwetten Moriwaki Racing Moriwaki
14. Ratthapark Wilairot THA Honda SAG Suter
15. Alex de Angelis SMR Scot Racing Team Scot
16. Jules Cluzel FRA Forward Racing Suter
17. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing RSV
24. Toni Elias ESP Gresini Racing Moto2 Moriwaki
25. Alex Baldolini ITA Caretta Technology Race Dept I.C.P
29. Andrea Iannone ITA Speed up Aprilia Speed Up
25. Raffaele De Rosa ITA Tech 3 Racing Tech 3
37 Fabricio Perren ARG Kino Racing Kino
39. Robertino Pietri VEN Italtrans S.T.R Suter
40. Sergio Gadea ESP Pons Racing Pons Kalex
41. Arne Tode GER Racing Team Germany Suter

mercoledì 17 febbraio 2010

FIM UFFICIALIZZA, DAL 2012 OK ALLE 1000 IN MOTOGP



La Commissione Grand Prix, composta dal signor Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna), Claude Danis (FIM), Hervé Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), alla presenza di Ignacio Verneda (FIM Sports Director), Javier Alonso (Dorna) e Paul Butler (Segertario della riunione), riunita oggi a Barcellona ha deciso all’unanimità di introdurre alcune modifiche al regolamento del Campionato del Mondo MotoGP a partire dal 2012.

Dati già conosciuti a parte (la categoria MotoGP correrà con moto fino a 1000 centimetri cubici di cilindrata, 4 cilindri e un massimo diametro per cilindro di 81 millimetri), è stato raggiunto un accordo unanime riguardo il peso delle moto e la capacità massima dei serbatoi di benzina.

Le moto fino a 1000cc di cilindrata dovranno avere un peso minimo di 153 kg. Per i fabbricanti che dovessero optare per continuare ad utilizzare motori a 800cc, tali prototipi dovranno avere un peso minimo di 150 kg. Per quanto riguarda la capacità dei serbatoi per le moto appartenenti a team ufficiali sarà di 21 litri, con il numero massimo di motori che rimarrà di 6 per stagione

Per i cosiddetti "claiming rule teams", che saranno approvati dalla GP Commission, potranno essere utilizzati 12 motori ed un serbatoio da 24 litri. I "CRT" sono in pratica i team privati, i cui motori devono essere in libera vendita se a fine gara qualcuno li volesse comperare (prezzo stabilito in 20.000 Euro, ancora da decidere).
Quali saranno questi team? Privati (FB Corse, Inmotec) e, chissà, anche magari qualche casa ufficiale in difficoltà (Suzuki?): per questo bisognerà aspettare il maggio prossimo.

La nota federale riporta inoltre un piccolo aggiornamento sul regolamento tecnico della Moto2. In sostanza si mette nero su bianco quello che già si era sentito dire in questi mesi nel paddock dando ufficialità alla categoria.

Si menziona in questa parte, la possibilità dei team che riscontrassero un calo delle prestazioni del motore che hanno in gestione (uno ogni 3 gare) di poterlo cambiare pagando 20.000 euro. Tale operazione verrebbe fatta sotto il controllo dei responsabili tecnici della Irta che dovranno certificare anche l'effettiva necessità. Speriamo che questo non sia un escamotage per aggirare (a pagamento) il limite dei motori fissati, altresì l'applicazione leggera di questo articolo potrebbe avvantaggiare e non poco i team più danarosi, mettendo gli altri nell'incapacità di confrontarsi.

Imola:la 200 Miglia nel 2011




La conferenza stampa tenutasi ieri presso l'autodromo di Imola, è stata estremamente importante per capire "idee e sogni" di uno degli autodromi più belli ma anche bistrattati del panorama mondiale: pretese di messa in sicurezza della pista non sempre compatibili con il tracciato, strutture "da rivedere", abitanti della zona sembravano davvero essere riusciti a mettere i bastoni tra le ruote dell'Enzo e Dino Ferrari...che oggi, passo dopo passo, sta tornando all'antico splendore grazie all'impegno di Formula Imola spa, subentrata da qualche anno alla Sagis nella gestione dell'autodromo emiliano.

«SONO EMOZIONATO come quando mio padre mi portò qui per la prima volta, cinquant’anni fa. Oggi l’autodromo riparte, lo riporteremo al primato che merita». E’ la promessa del dottor Claudio Costa, presentato ieri in autodromo come nuovo coordinatore del servizio medico e responsabile sviluppo del circuito. Un ritorno a casa per il medico dei piloti, creatore della clinica mobile, figlio di quel Checco Costa che dell’autodromo fu uno degli ideatori alla fine degli anni ’40. Ha tante idee: «Dobbiamo riportare l’auto-motodromo, così mi piace chiamarlo, al livello dei piloti che ci corrono — dice —. Servono dei lavori e saranno fatti, perché ci sono la volontà e la passione. Tutti vogliono che Imola torni in alto».

LA VERITA’ è che l’obiettivo, nemmeno troppo segreto, del nuovo gestore Formula Imola, è riportare dopo la Superbike anche la MotoGp nel circuito. Ci vorrà qualche anno, ma l’ambizione è rappresentata dalla presenza stessa di Costa, uno che alla MotoGp ha legato gran parte del suo mito.
«La sua voce — dice il sindaco Daniele Manca —, parla di grandi eventi. Ma è anche una scelta di una persona imolese, una scelta di identità e di cultura».
Oltre al fratello Carlo (che torna speaker ufficiale), accanto a Costa c’è una parata di campioni delle due ruote di ieri e di oggi: Virginio Ferrari, Franco Uncini, Marco Lucchinelli, Pier Francesco Chili e Marco Simoncelli.
Un'opera di riqualificazione dell'impianto gigantesca, iniziata con il completo rifacimento dei box - anche se le terrazze sono ancora da completare - ed alcuni accorgimenti alla pista, che ha sostanzialmente mantenuto il suo tracciato originale.
Certo il Tamburello e la Villeneuve sono solo l'ombra di quelle curve da pelo che hanno contraddistinto il "cavalluccio marino" sino al 1994, ma curve come la Piratella, la discesa e la staccata che portano alla Rivazza o le Acque Minerali, rappresentano ancora oggi dei punti dove il pilota può dimostrare in tutto e per tutto il proprio valore...
Per ospitare la MotoGp in futuro però probabilmente non basteranno i lavori da cinque milioni di euro già in programma alle strutture di bordo pista, come la nuova avveniristica copertura con pannelli solari per l’area box, il rifacimento dell’ingresso, la realizzazione del museo dell’autodromo.
Servirà, probabilmente, qualche lavoro anche in pista. Punto cruciale, la nuova chicane realizzata per la Superbike: per la MotoGp la via di fuga forse dovrebbe essere allargata.
Il presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense poi indica anche un settore nel quale Costa è un’autorità: «Dovremo rivedere anche le strutture mediche — spiega il numero uno di via Rosselli —, che sono un po’ datate. Seguiremo i consigli di Costa per renderle più razionali».
Una giornata piena di emozioni per il dottor Costa, che ha rievocato il lontano giorno del 22 aprile 1957, quando, proprio a Imola, scoprì la sua vocazione: «Ero un ragazzino — racconta commuovendosi — ed entrai di nascosto a bordo pista per vedere i miei eroi da vicino. A un certo punto Geoff Duke cadde a pochi passi da me. Io corsi in pista e lo trascinai sul prato prima che arrivassero le altre moto». La fotografia di quel ragazzino che portava in salvo il pilota finì sui giornali il giorno dopo: «Mio padre si arrabbiò perché avevo scavalcato il recinto. Ci rimasi male. Poi mi disse: ‘Ti sei meritato la sgridata, ma devi sapere che quello che hai fatto lo farai sempre’. Quindici anni dopo entrai in autodromo come medico. Forse — continua —, mio padre sapeva anche che un giorno l’autodromo avrebbe avuto bisogno del mio aiuto, ma non lo disse. Oggi però sono qui anche per lui».
Fra le idee di Costa c’è anche di aprire l’autodromo ai giovani, gratuitamente, per una forma di educazione alla guida: «I giovani — dice — devono trovare in pista il controllo delle loro emozioni». Quest’anno l’autodromo Enzo e Dino Ferrari (il cui calendario 2010 è in fase di ultimazione), ospiterà oltre alla Superbike (26 settembre), anche il campionato italiano velocità (19 settembre). La novità più importante è in calendario il 3 ottobre, quando si terrà una rievocazione storica della 200 miglia, creata proprio da Checco Costa. «Puntiamo a portare 200mila persone in autodromo — dice il direttore generale Walter Sciacca — ed è un obiettivo che siamo certi di poter conseguire».

Valori che i più grandi piloti auto e moto al mondo hanno sempre dimostrato, in particolar modo in eventi come i GP di F1 nel caso delle auto o i GP del Motomondiale o della WSBK: c'è una gara, però, che più di ogni altra ha segnato i destini di molti piloti e di molte aziende, tra cui - come ammesso dalla stessa interessata... - anche la Ducati.

Parliamo naturalmente della mitica 200 Miglia di Imola, corsa in cui i migliori piloti al Mondo si sono confrontati sin dal 1972, anno in cui Francesco Costa - il papà del mitico Dr.Costa, oggi rientrato nella struttura organizzativa dell'autodromo - diede vita alla celebre corsa motociclistica: l'idea di farla rinascere già dal 2011 c'è e l'interessamento da parte di alcune aziende logisticamente "vicine" all'autodromo sembra essere decisamente elevato. Rimarrebbe da capire con che moto correre, anche se la via più logica sarebbe quella di rifarsi alle già esistenti categorie SBK o STK1000, lasciando così spazio anche ai privati per correre.

Di certo l'interesse verso questa corsa è molto elevato: il 3 ottobre 2010, ne andrà in scena una eccezionale rievocazione: da non perdere. E per il futuro, chissà...

Valentino Rossi è il favorito per il 2010 secondo gli scommettitori

Con i suoi nove titoli mondiali Valentino Rossi resta sempre il pilota da battere in MotoGP, anche perchè negli ultimi due anni ha pur sempre vinto battendo rivali come Stoner e Lorenzo.



La pensano in questo modo anche gli scommettitori da sempre molto attenti sull’andamento della MotoGP con le quote per il vincente del campionato 2010 a favore di Rossi.

La SNAI ha pubblicato le proprie quotazioni sui favoriti per la conquista del titolo mondiale della MotoGP 2010, non senza qualche sorpresa. Naturalmente Valentino Rossi resta al top, quotato a 2.25, ma sorprende decisamente vedere Casey Stoner poco staccato, 2.80, a dimostrazione che nonostante il difficile 2009 viene visto ancora come il rivale più ostico del #46.
Più staccati Jorge Lorenzo (8.00) e Dani Pedrosa (9.00), con quote alte che sembrano “invitare” gli scommettitori a tentare l’azzardo. Stesso si può dire per Ben Spies, che sorprende per la quotazione a 16.00 che stacca notevolmente tutti gli altri.
Andrea Dovizioso è infatti a 50.00, Nicky Hayden a 66.00, Simoncelli, Aoyama, Edwards e Capirossi a 75.00, mentre Bautista e Melandri addirittura a 100.00.
Le quote sono in “continua evoluzione”: possibili cambiamenti dopo i prossimi test di Sepang e Losail.

domenica 14 febbraio 2010

Tribune Ducati 2010

Si conferma l'appuntamento con la passione Ducati anche nel 2010, per tifare le "rosse" protagoniste nei mondiali MotoGP e Superbike




Nel panorama dei Campionati MotoGP e Superbike le Tribune Ducati sono ormai una certezza: su Internet, in tv e soprattutto dal vivo,
Nel 2010 il numero di appuntamenti con le Tribune più emozionanti del motociclismo cresce ancora di più, colorando di rosso quasi tutte le tappe dei campionati a cui partecipano i team Ducati.
Tutte le informazioni relative alle Tribune Ducati sono disponibili e continuamente aggiornate sul sito ufficiale Ducati.

Parlando di Superbike, a Portimao Haga e Fabrizio oltre al “privato” Byrne hanno fatto vedere buone cose. Dopo la prestazione della Desmosedici GP10, Hayden e Casey Stoner hanno raggiunto un buon risultato.
Valentino Rossi trovato a proprio agio sulla nuova Yamaha M1,è stato messo in difficoltà proprio dal “canguro” del motomondiale. Frattura alla mano destra per Jorge Lorenzo.
Il pilota del team Fiat Yamaha ha subito un intervento chirurgico dopo un incidente di cross giovedì scorso e di conseguenza non parteciperà al prossimo test di Sepang i prossimi 25/26 febbraio.


MotoGp, Parola ai piloti romagnoli

Conclusa a Sepang la due giorni di test per Andrea Dovizioso, Loris Capirossi, Marco Melandri e Marco Simoncelli. Questo le dichiarazioni tutte all'insegna dell'ottimismo dei quattro centauri di casa nostra.






Fatica, stanchezza ma tanta fiducia. E’ questo ciò che traspare dalle parole di Andrea Dovizioso, Loris Capirossi, Marco Melandri e Marco Simoncelli i quattro piloti che hanno concluso proprio quest’oggi la due giorni di test a Sepang, la prima sessione del nuovo anno. I nostri si sono difesi ed hanno lavorato soprattutto per capire i pregi e difetti delle loro nuove moto.

Il più costante nella due giorni è stato certamente Andrea Dovizioso, 6° ieri e medesima posizione oggi per il forlivese che quest’anno è più che mai atteso al varco sia dalla Honda che da tutti gli appassionati che pretendono che il Dovi possa insidiare costentemente i Fantastici quattro: Rossi, Lorenzo, Stoner e Pedrosa: "Lascio Sepang con una sensazione positiva e sono fiducioso per il prossimo test. Abbiamo le idee chiare sulla direzione che dobbiamo seguire – ha raccontato il 24enne romagnolo che si è presentato a Sepang con un nuovo casco preparato dalla Suomy - Abbiamo lavorato sulle sospensioni e provato alcune opzioni con risultati positivi. C'è ancora lavoro da fare. In particolare abbiamo bisogno di fare un altro passo in avanti per quanto riguarda l'equilibrio. Sono fiducioso che si possa lavorare in questa sessione di test al prossimo appuntamento sempre qui a Sepang, che sarà senza ombra di dubbio ben più indicativo del nostro vero ritmo e del passo che potremo tenere in gara almeno alla partenza del Mondiale".

Tra i più provati ma anche rinfrancati anche Loris Capirossi che ha girato tantissimo per provare le tanti novità che gli ha messo a disposizione la Suzuki: "E’ stata una due giorni importante. In questo test abbiamo scartato le cose peggiori e tenuto le migliori, nel prossimo ci concentreremo sul vero prototipo 2010. Abbiamo lavorato moltissimo sulla ciclistica provando addirittura tre telai e ora siamo contenti perché ne abbiamo trovato uno che funziona bene. Abbiamo lavorato con l'areodinamica, con la posizione di guida diversa, abbiamo provato tre serbatoi differenti. Ci sono ancora delle piccole cose da fare come provare il nuovo forcellone ma sono davvero soddisfatto. Nel prossimo test del 25-26 febbraio sempre qui a Sepang dovremo provare il nuovo motore e questo sarà il passo decisivo che potrebbe farci fare il salto di qualità".

Dopo una prima giornata piuttosto convulsa anche Marco Melandri ha mostrato netti miglioramenti soprattutto nella seconda giornata dove ha sfiorato l’arrivo nella top ten ed ha accusato un ritardo di 1”9 decimi da Rossi: “E’ stata una giornata molto dura – attacca Macio, tornato quest'anno al team Honda Gresini - anche oggi abbiamo lavorato tantissimo cercando di interpretare le geometrie per migliorare il bilanciamento della moto, il feeling in frenata ed in ingresso curva. Abbiamo trovato soluzioni sia positive che negative poi verso sera siamo riusciti a trovare un assetto che potrebbe essere la nostra base di geometrie sulla quale impostare il futuro. Quindi abbiamo iniziato a lavorare sulle sospensioni riscontrando sensibili miglioramenti pur essendo coscienti che abbiamo ancora tanto da fare. Con queste indicazioni riusciremo a preparare un bel piano di lavoro per i prossimi test, peccato per la pioggia che sul finale ci ha tolto un’ora di prove e l’opportunità di sfruttare due gomme nuove. L’importante era però trovare la strada giusta e credo che alla fine ci siamo riusciti ed a questo punto andiamo via da Sepang estremamente fiduciosi”.

Venerdì tormentato per Marco Simoncelli protagonista di un high side senza conseguenze ma che, insieme alla pioggia, lo ha rallentato nel pomeriggio facendogli perdere quasi tre ore di prezioso lavoro: “La prima metà della giornata è stata alquanto difficile perché non riuscivamo a far andare la moto, perdendo così molto tempo, poi ciliegina sulla torta è arrivata anche la caduta. Sono uscito con le gomme nuove e dopo metà giro sono rientrato per i soliti problemi, ho fatto una verifica tecnica e sono ripartito e nella prima curva a sinistra pur essendo stato attento (forse non lo sono stato abbastanza) la moto mi ha catapultato via. Ho picchiato duramente sull’asfalto ed a pensarci bene posso dire di essere stato fortunato ad essermi fatto solo alcune escoriazioni, poteva andare decisamente peggio. Dopo siamo tornati a lavorare e la seconda parte della giornata è stata positiva la moto la guidavo abbastanza bene e decisamente meglio di ieri, il feeling è cresciuto ed il tempo che ho fatto non è stato casuale. Adesso dobbiamo riordinare le idee e pensare ad un piano di battaglia per i prossimi test insomma vado via con un buon morale”.

Ora per tutti i protagonisti della classe regina un po’ di riposo prima di ritornare tra venti giorni nuovamente in Malesia per affrontare la seconda due giorni di test, l’ultima prima del via della stagione previsto per il 4 aprile in Qatar.

Bimota: nasce la DB8


E’ stato presentato al Motor Bike Expo di Verona l’ottavo progetto Bimota in collaborazione con Ducati. Si chiama DB8 e in pratica aggiunge un posto per il passeggero alla DB7, la superbike della casa. Oltre al passeggero la DB8 consente di avere un vano sottosella. Modificate anche le sospensioni che sono state tarate per permettere di avere “ospiti”, ma che comunque garantiscono le massime prestazioni in pista quando si è, ovviamente, soli.

Il vero cavallo di battaglia di questa due ruote supersportiva è il motore, il potentissimo Ducati 1198 testastretta. Una potenza di 170 cavalli su una moto che pesa 171 kg. Quindi un ottimo rapporto peso/potenza di un cavallo per ogni chilogrammo. Il motore è un bicilindrico a 90° con trasmissione, ovviamente, desmodromica e con raffreddamento a liquido.

Le principali differenze con la DB7, oltre al sellino posteriore, sono innanzitutto il motore, un Ducati da 1198cc invece che da 1098cc, la carenatura è in plastica invece che in fibra di carbonio, come lo scarico in acciaio al posto del titanio e le sospensioni sono più economiche.

Il passeggero siede su un telaietto posteriore in alluminio a supporto del sellino che è stato volutamente studiato per unire rigidità e leggerezza delle forme e dell’insieme, quindi chi siede dietro dovrà letteralmente aggrapparsi al pilota. Per chi invece volesse godersi a pieno, e soprattutto da solo, le potenzialità del testastretta, potrà acquistare in after market il codone portante monoposto in carbonio, tra l’altro montabile con poche e semplici manovre.

Il prezzo ancora non è noto, ma sarà sicuramente interessante e alla portata di un motociclista medio. Infatti in base a delle scelte più economiche per la costruzione la casa di Rimini cerca di puntare ad un pubblico più vasto e meno di nicchia, come spesso accade con le moto supersportive ad altissime prestazioni.

sabato 13 febbraio 2010

La Bimota Hb4 continua a crescere

Sessione di test positiva a Cartagena con il collaudatore Danilo Marrancone per la Moto2 della casa riminese che sarà al via ai primi di Marzo a Valencia nei test Irta dove saranno presenti tutti i team del mondiale.





Sta proseguendo a grandi passi il progresso della Bimota Hb4, il prototipo Moto2 che sancirà il ritorno dello storico marchio riminese nelle competizioni mondiali.

Dopo la due giorni di test di Binetto proprio sul finire del 2009 e la presentazione in grande stile al Motor Bike Expo di Verona l’equipe diretta dall’ing. Andrea Acquaviva è appena tornata da Cartagena dove insieme al collaudatore Danilo Marrancone, vice campione Italiano Supersport 2008 e tester da diversi anni della casa riminese, sta continuando l’adattamento di questa moto che, grazie alla partnership con il team italiano Fb Corse, parteciperà in qualità di wild card ad alcune gare del campionato iridato Moto2 con Simone Groztky Giorgi.

“Sono molto felice dell'opportunità di sviluppare la Bimota Hb4 sotto la supervisione di Andrea Acquaviva che segue in prima persona il proprio progetto – ha spiegato Danilo in una intervista al sito ufficiale del Civ - avrò la possibilità di lavorare sull'intera ciclistica, cosa che in Supersport non è ammesso e che mi motiva particolarmente. La Hb4 è l'unica moto tra le partenti alla classe moto2 ad essere realizzata da una nota casa motociclistica; non voglio fare pronostici ma è un progetto che potrebbe riportare la Bimota in cima alle competizioni Mondiali; sono sicuro che non mancheranno soddisfazioni. I test invernali saranno molto importanti, non vedo l'ora di tornare in sella nei prossimi giorni per continuare l'ottimo lavoro impostato a Cartagena e trovarsi pronti in vista dei test IRTA ufficiali

giovedì 4 febbraio 2010

Bimota HB4 stradale?


La presentazione della Bimota HB4 (foto in alto) che correrà nel campionato Moto2 ha fatto circolare nel mondo delle due ruote un bel po' di speculazioni sul futuro della casa riminese. Le vicissitudini di Bimota negli ultimi anni hanno fatto sì che l'atelier romagnolo limitasse la sua produzione a pochi modelli con motore Ducati non solo per motivi di vicinato ma principalmente per motivi economici; le voci di una possibile versione stradale della HB4 potrebbero rilanciare definitivamente la casa di Rimini.

Una special basata sul motore della Honda CBR600RR non solo offrirebbe notevoli prestazioni, considerando le qualità di guida delle ultime realizzazioni Bimota, ma potrebbe avere anche un prezzo d'acquisto relativamente accessibile per una special supersportiva anche per i "normali" motociclisti, e non solo per una ristrettissima elite dal portafogli ben gonfio.

In questo momento il modello più abbordabile della gamma Bimota è la DB6 Delirio, una bella naked offerta a poco meno di 20.000 Euro, dallo stile personale e dalla guidabilità eccellente ma limitata dai soli 95 CV offerti dal motore bicilindrico Ducati.

L'ultima realizzazione Bimota con motore Honda è stata la HB3 (foto in basso), 1100 del 1983, basata sul quattro cilindri in linea raffreddato ad aria con distribuzione bialbero a camme in testa e quattro valvole per cilindro della Honda CB 1100F, capace di 114 CV a 8.500 giri al minuto. Il telaio della Bimota HB3 era una doppia culla continua scomponibile in tubi d’acciaio tondi, ed il peso a secco di 208 kg, certamente non pochi ma non in grado di limitare le prestazioni e la maneggevolezza della moto.

La Bimota HB3 costava quasi 21 milioni delle vecchie lire, un'enormità per l'epoca.