giovedì 31 dicembre 2009

Simoncelli prova la nuova moto a Sepang


Il bello di essere un rookie è il non dover sottostare alle restrizioni nel numero di test imposte dal nuovo regolamento “risparmioso”. Ecco quindi che, mentre tutta l’Italia è stretta nella morsa del gelo, per usare un’espressione cara ai bollettini meteo di questi giorni, Sic e i suoi tecnici si godono il caldo di Sepang per una tre giorni di test che si concluderà domani.

Test che non si è svolto in condizioni ottimali: il solito acquazzone ha fatto perdere tutta la mattinata, ma poi la pista si è asciugata e la temperatura si è stabilizzata sui 32 gradi (beati loro…), e Marco, nonostante condizioni dell’asfalto non perfette a causa di una gara automobilistica svoltasi il giorno precedente, ha staccato un 2’04”43. Che per un rookie non è male, ma siamo comunque oltre tre secondi sopra il tempone fatto segnare qui da Stoner nei test invernali dello scorso Febbraio. Diamogli tempo: siamo solo all’inizio. “Risalire in sella è sempre un piacere e per me, in questo momento, è decisamente importante, devo continuare a migliorare il feeling con la moto e questa tre giorni arriva come la manna dal cielo. Peccato che la pista non era nelle condizioni migliori a causa delle forti piogge dei giorni precedenti e di una gara di auto che si è svolta ieri. In ogni caso i giri (44, NdR) percorsi oggi mi sono serviti per acquisire ulteriore confidenza con la RC 212 V, trovare la migliore posizione in sella ed imparare a gestire la potenza. Non male, sono contento, mi sento sempre meglio ed il lavoro di apprendimento procede per gradi come nei piani senza guardare il tempo sul giro. Domani lavoreremo su telaio e ciclistica per avanzare nel nostro programma di lavoro sperando che la pista sia in condizioni migliori di oggi.”

Valentin Debise nuovo pilota WTR San Marino


Il team WTR San Marino ha ufficializzato il pilota con cui disputare il prossimo mondiale. Si tratta di Valentin Debise ex-campione francese della 125, che ha trovato l’accordo alla vigilia dei test di Valencia. “Sono molto felice di correre con il team sammarinese”, ha dichiarato Debise. “E’ una squadra molto forte e professionale come dimostrano i risultati ottenuti lo scorso anno”. Con Debise il team WTR è così totalmente francese, visto che Zarco è stato confermato in 125.
Ai box iridati della Wtr Corse si parlerà francese anche il prossimo anno.
Zarco continuerà a gareggiare nella 125: già nel 2009 ha messo assieme un discreto palmarés con un primo ed un secondo posto nelle gare finali del Cev, il campionato spagnolo open. dimostrando Anche Debise vanta una certa esperienza nella classe 250. Per traslato assoluto, proprio a lui nel 2010 tocca la Moto2 (categoria che sostituisce la quarto di litro) costruita dalla ADV-CRP e che verrà portata in pista dalla struttura biancoceleste. Nel 2009, Valentin ha corso nella 250 con la Honda del Team Cip Moto. Ha gareggiato come wild-card in tutti i GP che si sono disputati in Europa. Visto che la wild card viene concessa solo per “partecipazioni estemporanee”, di una situazione del genere immaginiamo ci sia da dire che il ragazzo sia particolarmente ben visto dalla federmoto d’oltralpe.

domenica 27 dicembre 2009

FB Corse con Bimota e Simone Grotzkyj Giorgi in Moto2


Dopo aver annunciato con largo anticipo, nello scorso mese di febbraio, la propria intenzione di allestire una moto per la futura categoria Moto2, al debutto nel Motomondiale 2010, la Bimota esce oggi allo scoperto, lasciando intendere di avere ormai pronta una solida base telaistica su cui poter installare il famigerato (e da molti criticato) fattore propulsivo unico voluto dall’organizzazione, ovvero il motore quattro cilindri da 600cc. di derivazione Honda.
La neonata compagine triestina FB Corse, ha confermato che per il telaio della propria Moto2, è in avanzata fase di definizione l’accordo proprio con Bimota. Le wild-card concesse al Team dalla Dorna (in funzione della presenza anche in MotoGP), potranno essere riferite a circa cinque o sei presenze, in altrettanti Gran Premi del Motomondiale.
La storica azienda riminese, vincitrice in passato di titoli iridati nelle categorie 350cc. (1980) e TT / F.1 (1987), nonché di numerosi round del Mondiale Superbike, anche in periodi più recenti, pare abbia progettato e realizzato una bellissima struttura a traliccio, che sarà quindi presentata insieme alla tre cilindri MotoGP Oral in occasione del Team launch del 21 gennaio prossimo, a Milano.

La Moto2 si prospetta ora come la nuova sfida sportiva, per il marchio italiano dal glorioso ed amato passato. Speriamo che il desiderio della Dorna di riempire la griglia, porti infine ad un buon risultato, in termini di competizione; che permetta non solo di creare nuovi interessi commerciali, ma anche di far vivere una categoria sana, che lasci magari emozionare di nuovo chi crede in un motorsport professionale, ma fortunatamente ancora a misura d’uomo.

Il pilota coinvolto nell'operazione, Simone Grotzkyj Giorgi, ha ovviamente accolto con estremo piacere la notizia, motivo di ulteriore stimolo per lui, che è nato a pochi chilometri dalla sede Bimota (proprio negli anni in cui il marchio era sinonimo di vittoria nelle derivate di serie).

“E’ davvero un onore per me - dichiara Simone - sapere di avere la possibilità di correre in Moto2, con Bimota. La visita recentemente fatta nella factory di Rimini insieme ad Andrea Ferrari, mi ha semplicemente entusiasmato; non solo per il fascino tutto italiano del nome Bimota, di cui apprezzo molto anche i veicoli di serie, ma perché la moto è davvero bella e soprattutto interessante, nella realizzazione e nella cura dei dettagli. A livello di qualità percepita, posso assicurare che è la migliore Moto2 fra quelle che ho potuto vedere sino ad ora. Si prepara una grande sfida con queste nuove 4T, tutta da verificare quando scenderemo in pista, ma la base mi sembra molto buona “.

lunedì 14 dicembre 2009

Imola il Circuito


La voglia di velocità fa parte del patrimonio genetico della gente di Imola fin dall'antichità. Quando Imola, all'epoca della civiltà dell'antica Roma, si chiamava Forum Cornelii, nell'80 avanti Cristo, disponeva già di un anfiteatro dove correvano le bighe, in attesa dei... cavalli d'acciaio.

Le basi della pista attuale vengono tracciate alla fine degli Anni '40.
Per dare ossigeno (e lavoro) alla depressa economia del periodo post-bellico, viene varata una serie di lavori pubblici tra cui costruzione di una strada che collega la via Emilia, dove oggi c'è la curva della Rivazza, al paesino di Codrigano, arrivando all'attuale Curva della Tosa.

Così a quattro imolesi appassionati di corse motoristiche (Alfredo Campagnoli, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Gualtiero Vighi) viene in mente di realizzare un autodromo tra quelle colline.
All'entusiasmo dei quattro si aggiunge poi l'intraprendenza di Checco Costa, che sarà in seguito l'organizzatore di grandi manifestazioni motociclistiche.

La posa della prima pietra del circuito imolese avvenne il 22 marzo 1950; un primo collaudo si ebbe il 19 ottobre quando Enzo Ferrari fece provare una 340 Sport sulla quale si alternarono i piloti Alberto Ascari, Giannino Marzotto e Luigi Villoresi. In quella occasione vi furono prove anche di motociclismo, col campione della GileraUmberto Masetti.
Dovettero passare tre anni perché, il 25 aprile 1953, avvenisse l'inaugurazione ufficiale con una gara motociclistica GP CONI valida per il campionato italiano delle classi 125 e 500.
L'autodromo entrò nei calendari di molte categorie automobilistiche e motociclistiche, soprattutto per quel che riguarda le gare endurance, con la 1000 chilometri automobilistica e la 200 miglia motociclistica organizzata da Checco Costa.

Nel 1970 l'autodromo prese il nome di Dino Ferrari, il figlio di Enzo prematuramente scomparso negli anni '50.
Sempre negli anni '70, col passaggio della gestione dell'autodromo dal Moto club Santerno alla SAGIS, la direzione dell'autodromo riallacciò i contatti con la Formula 1 per ospitare una gara titolata. Dopo diversi sopralluoghi da parte della FOCA e dei piloti, ulteriori modifiche vennero realizzate per ampliare le vie di fuga; laddove ciò non fosse stato possibile, il disegno del tracciato fu modificato, come nel caso della chicane inserita nella curva delle Acque Minerali.

A seguito della scomparsa di Enzo Ferrari, il 14 agosto 1988, al nome del figlio Dino venne affiancato quello del Drake.

lunedì 7 dicembre 2009

Ecco le caratteristiche della classe MOTO2



ll futuro della “middle class” del Motomondiale si chiama Moto2.
Stando alle dichiarazioni del CEO Dorna Sports Carmelo Ezpeleta, vedremo questa nuova tipologia di moto da competizione al posto delle 250 2 tempi, giunte al “capolinea” da un punto di vista prettamente tecnico e/o commerciale.
Questa decisione è stata presa per vari motivi, seguendo la linea dell’abbattimento dei costi e dall’inesorabile progresso tecnologico. Le Moto2 sono state sperimentate nel campionato iberico velocità (CEV) sin da questa stagione, che prevede infatti nel regolamento parametri tecnici molto simili a quel che si vedrà nel Motomondiale 2010/2011.

La Moto2, classe che dal prossimo anno sostituirà le attuali 250cc, sta facendo discutere in questi giorni a causa della decisione dell’Aprilia di non prendere parte al campionato del mondo 2010. Alla casa veneta non è andata giù l’idea di dover correre con una moto che monti un motore di un suo concorrente (leggasi Honda) e anche se la decisione è avvenuto tardivamente c’è chi si schiera dalla parte della stessa Aprilia.

Di seguito i dati tecnici che caratterizzano la nuova classe.

MOTORE – Come già detto il motore sarà unico e verrà fornito dalla Honda. Sarà quattro cilindri a quattro tempi da 600cc e dovrà sviluppare 150CV a 16.00 giri. La Honda fornirà un Kit e il motore sarà sigillato e i team potranno effettuare solo operazioni di manutenzione ordinaria. Il motore non avrà un cambio estraibile (sarà un evoluzione di quello della CBR600RR) e quindi per i piloti non ci sarà la scelta di variare i rapporti.

MONOGOMMA – Così come nella MotoGP (dove il fornitore è Bridgestone) anche nella Moto2 ci sarà un unico fornitore di pneumatici. In questo caso sarà la Dunlop. La casa fornirà assistenza a squadre e piloti e le misure dei cerchi saranno 3.75 X 17″ all’anteriore e 6.00 X 17″ al posteriore.

TELAIO – Il telaio, le sospensioni, l’impianto frenante sono invece liberi.

Moto2 con telaio Imolese



Buon sangue non mente!!! Un'altro romagnolo alla ribalta nel motociclismo agonistico: Diego Golinelli di Imola telaista ha realizzato il telaio per la ADV che correrà con il Team WTR di San Marino.
Dopo che l'Aprilia ha dato forfait si stanno facendo avanti in tanti, come se partecipare alla Moto 2 fosse un business multimilionario. L’ultima in odrine di apparizione è l'ADV Advanced Technology di Monaco che scenderà in pista, nel prossimo campionato, con il Team WTR S. Marino.

Il primo pilota a salire in sella alla nuova moto a Valencia il 9 e 10 dicembre per i test di collaudo, sarà Alessandro Brannetti, 29 anni.

La moto, il cui telaio è stato studiato e realizzato dal noto telaista italiano Diego Golinelli di Imola, è stata poi ingegnerizzata da ADV in tutte le sue componenti tecniche con l’ausilio del Reverse Engineering e della Prototipazione Rapida.

Fondamentale nella Prototipazione Rapida è stato l’utilizzo di Windform, il materiale di CRP ritenuto il migliore per la tecnologia SLS, grazie alle sue caratteristiche meccaniche. Nello specifico il Windform ha affrontato in modo eccellente la complessità di dover raccordare il motore esistente Honda CBR600RR con il telaio prototipo, così come è stato fondamentale il suo impiego nell’ottimizzazione del flusso aereo dinamico interno ed esterno dell’aria. Altre applicazioni sono state condotte per ciò che riguarda il pattino catena integrale, il falso serbatoio, il coperchio air-box, la carena con il flusso d’aria sottopiastra e numerosi altri interventi di messa a punto del prodotto.

Le Moto2 AT02, dopo una prima fase di sgrezzatura del progetto nel suo insieme, saranno poste in vendita da ADV a partire dalla prossima primavera 2010.