giovedì 31 dicembre 2009

Simoncelli prova la nuova moto a Sepang


Il bello di essere un rookie è il non dover sottostare alle restrizioni nel numero di test imposte dal nuovo regolamento “risparmioso”. Ecco quindi che, mentre tutta l’Italia è stretta nella morsa del gelo, per usare un’espressione cara ai bollettini meteo di questi giorni, Sic e i suoi tecnici si godono il caldo di Sepang per una tre giorni di test che si concluderà domani.

Test che non si è svolto in condizioni ottimali: il solito acquazzone ha fatto perdere tutta la mattinata, ma poi la pista si è asciugata e la temperatura si è stabilizzata sui 32 gradi (beati loro…), e Marco, nonostante condizioni dell’asfalto non perfette a causa di una gara automobilistica svoltasi il giorno precedente, ha staccato un 2’04”43. Che per un rookie non è male, ma siamo comunque oltre tre secondi sopra il tempone fatto segnare qui da Stoner nei test invernali dello scorso Febbraio. Diamogli tempo: siamo solo all’inizio. “Risalire in sella è sempre un piacere e per me, in questo momento, è decisamente importante, devo continuare a migliorare il feeling con la moto e questa tre giorni arriva come la manna dal cielo. Peccato che la pista non era nelle condizioni migliori a causa delle forti piogge dei giorni precedenti e di una gara di auto che si è svolta ieri. In ogni caso i giri (44, NdR) percorsi oggi mi sono serviti per acquisire ulteriore confidenza con la RC 212 V, trovare la migliore posizione in sella ed imparare a gestire la potenza. Non male, sono contento, mi sento sempre meglio ed il lavoro di apprendimento procede per gradi come nei piani senza guardare il tempo sul giro. Domani lavoreremo su telaio e ciclistica per avanzare nel nostro programma di lavoro sperando che la pista sia in condizioni migliori di oggi.”

Valentin Debise nuovo pilota WTR San Marino


Il team WTR San Marino ha ufficializzato il pilota con cui disputare il prossimo mondiale. Si tratta di Valentin Debise ex-campione francese della 125, che ha trovato l’accordo alla vigilia dei test di Valencia. “Sono molto felice di correre con il team sammarinese”, ha dichiarato Debise. “E’ una squadra molto forte e professionale come dimostrano i risultati ottenuti lo scorso anno”. Con Debise il team WTR è così totalmente francese, visto che Zarco è stato confermato in 125.
Ai box iridati della Wtr Corse si parlerà francese anche il prossimo anno.
Zarco continuerà a gareggiare nella 125: già nel 2009 ha messo assieme un discreto palmarés con un primo ed un secondo posto nelle gare finali del Cev, il campionato spagnolo open. dimostrando Anche Debise vanta una certa esperienza nella classe 250. Per traslato assoluto, proprio a lui nel 2010 tocca la Moto2 (categoria che sostituisce la quarto di litro) costruita dalla ADV-CRP e che verrà portata in pista dalla struttura biancoceleste. Nel 2009, Valentin ha corso nella 250 con la Honda del Team Cip Moto. Ha gareggiato come wild-card in tutti i GP che si sono disputati in Europa. Visto che la wild card viene concessa solo per “partecipazioni estemporanee”, di una situazione del genere immaginiamo ci sia da dire che il ragazzo sia particolarmente ben visto dalla federmoto d’oltralpe.

domenica 27 dicembre 2009

FB Corse con Bimota e Simone Grotzkyj Giorgi in Moto2


Dopo aver annunciato con largo anticipo, nello scorso mese di febbraio, la propria intenzione di allestire una moto per la futura categoria Moto2, al debutto nel Motomondiale 2010, la Bimota esce oggi allo scoperto, lasciando intendere di avere ormai pronta una solida base telaistica su cui poter installare il famigerato (e da molti criticato) fattore propulsivo unico voluto dall’organizzazione, ovvero il motore quattro cilindri da 600cc. di derivazione Honda.
La neonata compagine triestina FB Corse, ha confermato che per il telaio della propria Moto2, è in avanzata fase di definizione l’accordo proprio con Bimota. Le wild-card concesse al Team dalla Dorna (in funzione della presenza anche in MotoGP), potranno essere riferite a circa cinque o sei presenze, in altrettanti Gran Premi del Motomondiale.
La storica azienda riminese, vincitrice in passato di titoli iridati nelle categorie 350cc. (1980) e TT / F.1 (1987), nonché di numerosi round del Mondiale Superbike, anche in periodi più recenti, pare abbia progettato e realizzato una bellissima struttura a traliccio, che sarà quindi presentata insieme alla tre cilindri MotoGP Oral in occasione del Team launch del 21 gennaio prossimo, a Milano.

La Moto2 si prospetta ora come la nuova sfida sportiva, per il marchio italiano dal glorioso ed amato passato. Speriamo che il desiderio della Dorna di riempire la griglia, porti infine ad un buon risultato, in termini di competizione; che permetta non solo di creare nuovi interessi commerciali, ma anche di far vivere una categoria sana, che lasci magari emozionare di nuovo chi crede in un motorsport professionale, ma fortunatamente ancora a misura d’uomo.

Il pilota coinvolto nell'operazione, Simone Grotzkyj Giorgi, ha ovviamente accolto con estremo piacere la notizia, motivo di ulteriore stimolo per lui, che è nato a pochi chilometri dalla sede Bimota (proprio negli anni in cui il marchio era sinonimo di vittoria nelle derivate di serie).

“E’ davvero un onore per me - dichiara Simone - sapere di avere la possibilità di correre in Moto2, con Bimota. La visita recentemente fatta nella factory di Rimini insieme ad Andrea Ferrari, mi ha semplicemente entusiasmato; non solo per il fascino tutto italiano del nome Bimota, di cui apprezzo molto anche i veicoli di serie, ma perché la moto è davvero bella e soprattutto interessante, nella realizzazione e nella cura dei dettagli. A livello di qualità percepita, posso assicurare che è la migliore Moto2 fra quelle che ho potuto vedere sino ad ora. Si prepara una grande sfida con queste nuove 4T, tutta da verificare quando scenderemo in pista, ma la base mi sembra molto buona “.

lunedì 14 dicembre 2009

Imola il Circuito


La voglia di velocità fa parte del patrimonio genetico della gente di Imola fin dall'antichità. Quando Imola, all'epoca della civiltà dell'antica Roma, si chiamava Forum Cornelii, nell'80 avanti Cristo, disponeva già di un anfiteatro dove correvano le bighe, in attesa dei... cavalli d'acciaio.

Le basi della pista attuale vengono tracciate alla fine degli Anni '40.
Per dare ossigeno (e lavoro) alla depressa economia del periodo post-bellico, viene varata una serie di lavori pubblici tra cui costruzione di una strada che collega la via Emilia, dove oggi c'è la curva della Rivazza, al paesino di Codrigano, arrivando all'attuale Curva della Tosa.

Così a quattro imolesi appassionati di corse motoristiche (Alfredo Campagnoli, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Gualtiero Vighi) viene in mente di realizzare un autodromo tra quelle colline.
All'entusiasmo dei quattro si aggiunge poi l'intraprendenza di Checco Costa, che sarà in seguito l'organizzatore di grandi manifestazioni motociclistiche.

La posa della prima pietra del circuito imolese avvenne il 22 marzo 1950; un primo collaudo si ebbe il 19 ottobre quando Enzo Ferrari fece provare una 340 Sport sulla quale si alternarono i piloti Alberto Ascari, Giannino Marzotto e Luigi Villoresi. In quella occasione vi furono prove anche di motociclismo, col campione della GileraUmberto Masetti.
Dovettero passare tre anni perché, il 25 aprile 1953, avvenisse l'inaugurazione ufficiale con una gara motociclistica GP CONI valida per il campionato italiano delle classi 125 e 500.
L'autodromo entrò nei calendari di molte categorie automobilistiche e motociclistiche, soprattutto per quel che riguarda le gare endurance, con la 1000 chilometri automobilistica e la 200 miglia motociclistica organizzata da Checco Costa.

Nel 1970 l'autodromo prese il nome di Dino Ferrari, il figlio di Enzo prematuramente scomparso negli anni '50.
Sempre negli anni '70, col passaggio della gestione dell'autodromo dal Moto club Santerno alla SAGIS, la direzione dell'autodromo riallacciò i contatti con la Formula 1 per ospitare una gara titolata. Dopo diversi sopralluoghi da parte della FOCA e dei piloti, ulteriori modifiche vennero realizzate per ampliare le vie di fuga; laddove ciò non fosse stato possibile, il disegno del tracciato fu modificato, come nel caso della chicane inserita nella curva delle Acque Minerali.

A seguito della scomparsa di Enzo Ferrari, il 14 agosto 1988, al nome del figlio Dino venne affiancato quello del Drake.

lunedì 7 dicembre 2009

Ecco le caratteristiche della classe MOTO2



ll futuro della “middle class” del Motomondiale si chiama Moto2.
Stando alle dichiarazioni del CEO Dorna Sports Carmelo Ezpeleta, vedremo questa nuova tipologia di moto da competizione al posto delle 250 2 tempi, giunte al “capolinea” da un punto di vista prettamente tecnico e/o commerciale.
Questa decisione è stata presa per vari motivi, seguendo la linea dell’abbattimento dei costi e dall’inesorabile progresso tecnologico. Le Moto2 sono state sperimentate nel campionato iberico velocità (CEV) sin da questa stagione, che prevede infatti nel regolamento parametri tecnici molto simili a quel che si vedrà nel Motomondiale 2010/2011.

La Moto2, classe che dal prossimo anno sostituirà le attuali 250cc, sta facendo discutere in questi giorni a causa della decisione dell’Aprilia di non prendere parte al campionato del mondo 2010. Alla casa veneta non è andata giù l’idea di dover correre con una moto che monti un motore di un suo concorrente (leggasi Honda) e anche se la decisione è avvenuto tardivamente c’è chi si schiera dalla parte della stessa Aprilia.

Di seguito i dati tecnici che caratterizzano la nuova classe.

MOTORE – Come già detto il motore sarà unico e verrà fornito dalla Honda. Sarà quattro cilindri a quattro tempi da 600cc e dovrà sviluppare 150CV a 16.00 giri. La Honda fornirà un Kit e il motore sarà sigillato e i team potranno effettuare solo operazioni di manutenzione ordinaria. Il motore non avrà un cambio estraibile (sarà un evoluzione di quello della CBR600RR) e quindi per i piloti non ci sarà la scelta di variare i rapporti.

MONOGOMMA – Così come nella MotoGP (dove il fornitore è Bridgestone) anche nella Moto2 ci sarà un unico fornitore di pneumatici. In questo caso sarà la Dunlop. La casa fornirà assistenza a squadre e piloti e le misure dei cerchi saranno 3.75 X 17″ all’anteriore e 6.00 X 17″ al posteriore.

TELAIO – Il telaio, le sospensioni, l’impianto frenante sono invece liberi.

Moto2 con telaio Imolese



Buon sangue non mente!!! Un'altro romagnolo alla ribalta nel motociclismo agonistico: Diego Golinelli di Imola telaista ha realizzato il telaio per la ADV che correrà con il Team WTR di San Marino.
Dopo che l'Aprilia ha dato forfait si stanno facendo avanti in tanti, come se partecipare alla Moto 2 fosse un business multimilionario. L’ultima in odrine di apparizione è l'ADV Advanced Technology di Monaco che scenderà in pista, nel prossimo campionato, con il Team WTR S. Marino.

Il primo pilota a salire in sella alla nuova moto a Valencia il 9 e 10 dicembre per i test di collaudo, sarà Alessandro Brannetti, 29 anni.

La moto, il cui telaio è stato studiato e realizzato dal noto telaista italiano Diego Golinelli di Imola, è stata poi ingegnerizzata da ADV in tutte le sue componenti tecniche con l’ausilio del Reverse Engineering e della Prototipazione Rapida.

Fondamentale nella Prototipazione Rapida è stato l’utilizzo di Windform, il materiale di CRP ritenuto il migliore per la tecnologia SLS, grazie alle sue caratteristiche meccaniche. Nello specifico il Windform ha affrontato in modo eccellente la complessità di dover raccordare il motore esistente Honda CBR600RR con il telaio prototipo, così come è stato fondamentale il suo impiego nell’ottimizzazione del flusso aereo dinamico interno ed esterno dell’aria. Altre applicazioni sono state condotte per ciò che riguarda il pattino catena integrale, il falso serbatoio, il coperchio air-box, la carena con il flusso d’aria sottopiastra e numerosi altri interventi di messa a punto del prodotto.

Le Moto2 AT02, dopo una prima fase di sgrezzatura del progetto nel suo insieme, saranno poste in vendita da ADV a partire dalla prossima primavera 2010.

venerdì 9 ottobre 2009

Motocross, l’antica passione imolese rivive con una mostra e una festa


Stà per tornare a vivere in una mostra e in una grande festa, la magia degli storici campionati europei e mondiali di motocross che dal 1948 al 1965 si disputarono al parco delle Acque minerali. Così il Crame (Club romagnolo auto e moto d’epoca di Imola) in collaborazione con il Gruppo ex motocrossisti imolesi e il Comune, ha organizzato un calendario di appuntamenti per riportare in vita quei giorni, a più di sessant’anni di distanza dal 23 maggio 1948, data del primo Gran premio d’Italia.
Con il progetto ‘Imola mondiale’, l’intenzione del Crame è coinvolgere un pubblico ben più vasto di quello prettamente tecnico-sportivo, arrivando fino alle nuove generazioni. Dopo gli eventi di settembre nell’ambito della ‘due giorni’ del Crame all’autodromo, la mostra fotografica dei vecchi campioni in gara aprirà venerdì (inaugurazione alle 18.30) e sarà visitabile fino a domenica, nella galleria del Centro cittadino. Oltre alla documentazione grafica e fotografica, saranno esposte anche una decina di moto d’epoca, tra le più rappresentative dell’intero ciclo di gare al parco delle Acque. Verranno così ricostruiti quei diciotto anni in cui uomini e donne di tutte le età si accalcavano dietro le reti metalliche, guadavano il fiume e si arrampicavano sugli alberi alla ricerca del punto di vista migliore. Anni in cui i 30mila spettatori si mobilitavano in massa per seguire i duelli all’ultimo metro tra Mingels e Meunier, Lundin e Nilsson.
MA L’EVENTO più atteso dai nostalgici e dagli appassionati del motocross è la grande festa di maggio al parco delle Acque che chiuderà il progetto ‘Imola mondiale’. A Imola ritorneranno gli ex campioni di motocross italiani ed europei e per l’occasione saranno esposte molte di quelle moto che calcarono la vecchia pista tra il fiume Santerno e il Parco. E a far da contorno a questo revival sportivo ci penseranno la musica anni ’50 e ’60 e i tanti stand gastronomici della cucina romagnola.

martedì 22 settembre 2009

web community per giovani piloti


Sul sito dell'Associazione Sportiva VIPracing è apparso l'annuncio della prossima messa in rete di una web community dedicata ai giovani piloti in cerca di sponsor per poter partecipare alle competizioni motociclistiche.

Penso che una simile iniziativa sia più che lodevole. Con la situazione economica attuale è difficile reperire sponsor anche per i grossi team che corrono nel mondiale, quindi penso che sia ancora più difficile reperire sponsor per un ragazzino alle prime armi.
L'idea della A.S.D. VIPracing mi sembra buona, perchè permette ai ragazzi di reperire piccoli sponsor sul web, dove passano varie ore al giorno, relazionandosi con i loro amici e conoscenti.
Vedremo gli sviluppi.
Per ulteriori informazioni andate al sito: www.vipracingservice.it

P.s. Date un'occhiata alla Monster Army, un generale è Valentino Rossi

giovedì 10 settembre 2009

La Bimota ritorna alle corse


Il sito vipracingservice.it ha pubblicato le prime foto del prototipo della Bimota Moto2.
Dopo mille voci che preannunciavano l'arrivo della Bimota Moto2, finalmente abbiamo delle foto, anche se sembrano letteralmente “rubate” dall'officina dove è in allestimento il prototipo della nuova Bimota da competizione.
Da romagnoli purosangue non possiamo far altro che gioire di questa notizia; a maggior ragione c'è da essere piacevolmente sorpresi a leggere sul sito gpone.com che la Bimota possa fornire il telaio al Team Gresini.
Bimota e Team Gresini e un bellissimo binomio tutto Romagnolo che sicuramente porterà molte soddisfazioni.
Continuando a leggere le notizie su internet, da un sito spagnolo si apprende che anche il Team Stop&Go con il pilota Ratthapark Wilairot sia passato da via Giancaglia nei giorni del Moto GP di Misano; l'interesse per questa nuova Bimota da parte di Team di alto livello è più che giustificato dalla storia della Bimota.
La Bimota ha una lunga frequentazione delle competizioni a livello mondiale, ed ha le “corse” nel DNA sin dalla nascita.
Infatti il nome Bimota divenne famoso quando la Casa Romagnola costruì il telaio per le Yamha 250 350 che furono utilizzate da Johny Cecotto e John Ekerold nella loro conquista dei titoli mondiali
Ora con la creazione di questa nuova categoria Moto2, dove il motore sarà uguale per tutti, il telaio e la ciclistica diventano fondamentali; la Bimota entra di diritto tra i fornitori di telai più accreditati.
Seguiremo l'evolversi degli eventi, augurando un sentitissimo “in bocca al lupo” a tutta la Bimota.

venerdì 7 agosto 2009

Buon Compleanno Macio!

Oggi per chi non lo sapesse è il compleanno di Marco Melandri.
Tanti, tantissimi auguri!!! Marco siamo sempre con te!!!

Viva le Ferie


Siamo ad agosto ed anche il motociclismo agonistico è in ferie!!!

Con questo caldo non si può correre, sul circuito di Misano c'è una associazione tedesca che organizza giornate in pista, molto divertenti con mini gare e premiazioni; per i temerari che vogliono sfidare il soleone d'agosto possono contattare Rehm

I nostri piloti di casa che corrono nella Moto GP o Superbike sono in vacanza, qualcuno è stato avvistato in spiaggia tra gli ombrelloni in cerca di passerina ed altri, ci è giunta voce, che sono partiti per lidi un poco più freschi ma con selvaggina più abbondante.

Ci è giunta un'indiscrezione molto vicina alla fonte, che in casa Bimota non tutti andranno in ferie.

Sembra che in Bimota stiano lavorando ad un progetto MOTO2 già in stato avanzato ma che richiede il lavoro di alcuni tecnici anche per tutto il mese di agosto.

Auguriamo ai tecnici della Bimota un grande bocca in lupo per il loro progetto e a tutti gli altri BUONE VACANZE......possibilmente in Romagna

venerdì 20 marzo 2009

Tesseramento FMI 2009










Tesserarsi alla Federazione Motociclistica Italiana è sempre buono.
Tesserandosi si entra in una comunity che comprende veramente tutti gli appassionati del motociclismo.
La tessera ofre anche svariate opportunità di sconti ed offerte tra cui una che trovo molto azzeccata:
Accordo tra la Federazione Motociclistica Italiana e Infront Motor Sports , società che detiene e gestisce i diritti del Mondiale Superbike 2009: prevista una collaborazione tra il CIV e il WSBK, con interessanti opportunità per gli spettatori.

Chi acquisterà un biglietto per una delle sei tappe del Campionato Italiano potrà, infatti, usufruire di uno sconto del 10% per l’ingresso alla successiva gara del Mondiale Superbike che si disputa in Italia (Monza 8-10 maggio, Misano 19-21 giugno, Imola 25-27 settembre).
Al tempo stesso, chi acquisterà il ticket per uno dei tre round del WSBK, avrà la possibilità di ottenere il biglietto ridotto per la tappa, precedente o successiva, del CIV.

La partnership prevede, inoltre, l’ingresso scontato del 10% su tutti i biglietti per i tesserati 2009 FMI, in occasione delle stesse tappe del Mondiale Superbike 2009.

Infine, una ulteriore iniziativa è inserita nell’accordo FMI - Infront Motor Sports: ai tesserati online del Moto Club Italia, sarà riservato un concorso che metterà in palio, sempre per ognuno dei tre appuntamenti, sei pass paddock ed un “pit walk” con posto riservato per assistere alla gara domenica.

La nuova partnership tra CIV e WSBK conferma la volontà della Federazione Motociclistica Italiana di offrire nuove opportunità agli appassionati per seguire al meglio i grandi eventi, nazionali ed internazionali, delle due ruote.

Trovo lo spot che i campioni hanno girato, relativo al tesseramento 2009, molto carino.

martedì 17 marzo 2009

Melandri: un anno di contratto con Hayate Racing


L'ex vice campione del mondo MotoGP si confessa ai microfoni di motogp.com, a pochi giorni dall'ultimo test (il secondo per lui) di Jerez e ad un mese esatto dall'inizio del Campionato del Mondo.

Marco Melandri sarà presente nella prossima stagione come unico pilota della Hayate Racing, con cui ha firmato un contratto annuale come ha confermato a motogp.com. Il suo precedente contratto biennale con Kawasaki è stato cancellato, ed il nuovo accordo è arrivato appena in tempo per l'inizio del campionato 2009, nel quale correrà in sella ad una Ninja ZX-RR senza possibilità di sviluppi da parte della casa giapponese.

“Il contratto con Kawasaki è stato cestinato. A livello economico ho dovuto fare un grande sacrificio, ma quello che volevo era ritrovare fiducia,” ha dichiarato nella mattinata di giovedì, ad una settimana dalla sua prima apparizione del 2009 in Qatar.

“Non ho niente da perdere. Fino ad un mese fa ero a piedi, ora per lo meno ho una squadra che lavora esclusivamente per me. Voglio fare bene per dimostrare anche a Kawasaki che ha sbagliato a mollare adesso”.

Con il prossimo futuro confermato, il primo punto in agenda per Melandri sarà trovare soluzioni ai problemi riscontrati in Qatar. Sebbene sia rimasto ben lontano dai tempi migliori, l'italiano è convinto di sapere quali siano i veri problemi che lo rallentano: "Principalmente soffriamo troppo la mancanza di grip del retrotreno e credo che l'80% del nostro ritardo dipenda essenzialmente da questo. Sotto questo punto di vista siamo davvero indietro".

“Non siamo stati veloci, è un dato di fatto, ma la moto mi ha dato delle buone impressioni. Non so quanto sarà possibile migliorarla prima dell'inizio del Campionato. Io credo nella parola della squadra che mi ha assicurato un grande lavoro fino a fine marzo quantomeno,” ha continuato l'ex vice campione del mondo.

Melandri ha già vissuto esperienze difficili nelle due passate stagioni prima con Honda e poi con Ducati. Quest'anno non riceverà alcun tipo di supporto a livello di sviluppo della moto e per Melandri le prospettive non sono le più rosee, anche se il ravennate rimane positivo:

“Ne sono consapevole, ma credo nel lavoro che si potrà fare da qui fino all'inizio della stagione. Se la moto migliora un po' credo di poter rimanere nel gruppo e giocarmela. E ovvio che se dovessi ritrovarmi ultimo tutte le domeniche sarebbe dura vivere un'intera stagione in questa maniera. Adesso, ad ogni modo, non voglio pensare troppo lontano nel tempo”.


martedì 3 marzo 2009

Marco Lucchinelli - Lucky -


In questo post publichiamo alcuni articoli scritti da grandi firme del motociclismo su Marco Lucchilelli che è nato in Liguria ma da molti anni vive a Imola e possiamo considerarlo romagnolo e sicuramente è un grande campione ed un vero manico.

Marco Lucchinelli, pilota della 500, ha vinto soltanto sei Gran Premi; eppure ha un posto speciale tra i grandi del motomondiale. Lo chiamavano cavallo pazzo, certamente è sta
to quello che si dice una testa calda. Ma il suo enorme talento, e il suo titolo mondiale dell'81, hanno un grande significato.
Marco aveva poco più di vent'anni quando lo incontrai per la prima volta. Eravamo al Mugello, nei primi mesi del '75, per mettere a punto le Laverda 1000 tre cilindri ufficiali per la stagione dell'Endurance. Brettoni, Gallina, io, e un ragazzotto con un gran naso e che parlava poco. "E' forte- lo presentò Roberto Gallina ai Laverda- fatelo girare un po'".
In breve, anche se non aveva alcuna esperienza e cadde quasi subito, gran-naso entrò nella squadra e condividemmo le 24 Ore del Montjuich, di Francorchamps, di Le Mans e la 1000 km del Mugello. Era forte sull'asciutto, era fortissimo sul bagnato, era una forza della natura. Parlava a malapena l'italiano e legava con le ragazze di tutte le nazionalità. Simpatico, ribelle, gran casinaro. Aveva esordito in pista l'anno prima (qualche gara in duemmezzo con un vecchia Aermacchi: non figura nemmeno nelle classifiche), ma straordinaria era la sua facilità ad adattarsi alla moto e alle piste.
Gallina se lo teneva stretto, lo faceva correre anche nel campionato italiano velocità classi 250 e 350, e fu così che nel '76, quando esplose la classe 500 grazie alle nuove Suzuki RG costruite in una cinquantina di esemplari, ci trovammo a Le Mans in mezzo ai grandi.
Sentite questa: dubitava di riuscire a qualificarsi e fece la pole del primo turno. Poi la pole del secondo, del terzo, e soltanto in extremis fu passato da Sheene il sabato pomeriggio. Sotto il ponte Dunlop, al dosso da sesta, volava talmente alto che Gallina provò di fissare due ali alla pancia della sua carenatura. Fu terzo in gara, col giro più veloce, poi secondo al Salz e sembrava lanciatissimo; poi una serie di infortuni e di rotture, che gli diedero tregua soltanto per il secondo posto nell'ultima corsa al Nurburgring: fu quarto in campionato e primo dei privati.
Lucky era una gran bella manetta, ma erano tempi difficili e confusi. Invece di restar
e nel team Gallina, che stava per diventare la celebre squadra Nava-Olio Fiat, cedette alle lusinghe di un avventuriero che lanciava il nuovo Life Helmets Racing Team. E fu un disastro: con moto scarse e pochi soldi (il titolare della Life addirittura si sarebbe suicidato), Marco buttò via la stagione '77, e poi anche quella successiva da privato (quando tentò di organizzare un proprio team con moto Suzuki e tecnici Cagiva), e pure il 1979 quando ottenne la collaborazione di Dainese. Pochi, alla vigilia della stagione 1980, credevano ancora in Lucchinelli: il suo talento pareva sprecato, il suo stile di vita era criticato, i capelli lunghi e l'orecchino erano mal visti. Invece, il divorzio Ferrari-Gallina riaprì inaspettatamente a Marco le porte del suo vecchio team, e questa volta con le Suzuki 500 ufficiali.

Ed eccolo, il vero Lucky: pole alla prima gara davanti a Roberts, ritiro per noie meccaniche ma secondo già la settimana dopo, poi terzo, sempre tra i protagonisti. Fu terzo nel campionato dominato ancora da Kenny Roberts, e la strepitosa vittoria finale, al Nurburgring, era il preludio al trionfo del 1981.
Con cinque successi su undici gare, sette pole e cinque giri veloci, Lucchinelli conquistò di forza il campionato mondiale 500 davanti a Mamola e Roberts, e fu festa grande: abituati fin troppo bene da Giacomo Agostini, nella classe più importante eravamo a digiuno da sei anni. Marco andò addirittura a cantare al Festival di Sanremo. Era comunicativo, allegro, curioso; fu il primo, tanto per fare un esempio, che sperimentò sulle ginocchia della tuta da gara gli slider batte
zzati "istrice", con gli aculei di gomma. Un conquistatore, e incantò anche la Honda che stava preparando il rientro dell'82 con l'originale NS a tre cilindri.
Altro divorzio, altre polemiche, mai stata davvero serena la vita di Lucchinelli: accettò l'offerta della Honda e forse non l'azzeccò, visto che Uncini avrebbe vinto il titolo proprio con le Suzuki lasciate libere dallo spezzino. Ma devo essere sincero: io stesso lo incoraggiai quando venne a chiedermi un parere. La Honda è la Honda, gli dissi, e certo non sbagliavo. Ma c'era un tale Spencer, pronto a correre con la sua stessa moto, e questa fu la variabile che nessuno prevedeva.
Penso comunque che fu la caduta del Salzburgring, 2 maggio 1982, a cambiare qualcosa nella testa di Marco Lucchinelli. Quel giorno d
uellava per il comando con Uncini, quando finì sull'erba a 220 all'ora e fu costretto a buttar giù volontariamente la moto per non finire come una bomba tra gli spettatori. Ne uscì quasi illeso, ma molto scosso. Da allora non è stato più un pilota speciale.
A fine '83, con Freddie Spencer campione del mondo, il ritiro. Poi molte gare sulle Ducati bicilindriche mille, ancora qualche vittoria, e infine due successi nell'albo d'oro della Superbike istituita nel 1988. E' stato per anni il team manager delle rosse, ha continuato a correre nelle formule minori per tirar sù il figlio Cristiano che ha più o meno la stessa età di Valentino Rossi. La passione per la moto non gli è mai mancata. E avrebbe potuto raccogliere molto di più, il talentoso Lucchinelli, se soltanto fosse stato meno inquieto.


Nico Cereghini

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Marco Lucchinelli è unico. E da una persona così speciale ti puoi aspettare di tutto. Compresa una canzone bellissima come questa. Nel 2003, mentre Valentino Rossi correva verso il titolo mondiale della MotoGP, ha deciso di offrire il suo personalissimo tributo al giovane campione. Un testo scritto a quattro mani con Riccardo Borghetti, suo amico d'infanzia e uno degli autori italiani più conosciuti, che ha firmato canzoni di Mina, Celentano e Dik Dik.
A Marco non importa il lucro, il guadagno, ma solo offrire la sua visione del giovane Vale, visto nascere e crescere sia come ragazzo sia come campione. Il testo è molto introspettivo, perché Marco, oltre che essere stato un grande campione, è una persona molto sensibile. Abbiamo trasmesso la sua canzone durante la diretta della gara che nel 2003 ha laureato Valentino Campione del Mondo e l'abbiamo riproposta nel 2004, quando ha vinto in Catalogna.
Quegli attimi rimangono appiccicati addosso tutta la vita come tatuaggi: ricordo ancora la pelle d'oca alta due centimetri che avevamo e gli occhi lucidi di Marco, mentre la canzone faceva da sottofondo al giro d'onore di Valentino.

Roberto Ungaro (Motociclismo)

giovedì 26 febbraio 2009

MOTOGP, KAWASAKI AL VIA CON MELANDRI


La Kawasaki prendera' il via al Mondiale di Moto Gp 2009 e il pilota sara' il Romagnolo Marco Melandri.
Lo ha annunciato la Kawasaki con una nota.
La casa giapponese ha annunciato che, a seguito di colloqui costruttivi con Dorna ed altre parti interessate, prendera' il via nella classe MotoGp del motomondiale 2009 con un proprio team. Questa decisione - secondo quanto si legge nella nota - e' stata presa dopo le trattative che hanno seguito la decisione annunciata a gennaio dalla Kawasaki di sospendere il proprio supporto in favore della MotoGp a causa della crisi economica.
Il pilota sara' il Romagnolo Marco Melandri e il nuovo team sara' equipaggiato con motori e accessori Kawasaki. (fonte: AGI news)
Siamo molto felici di questa decisione, perchè il nostro caro Marco romagnolo puro sangue non meritava proprio di rimanere a piedi per un'intera stagione, anche se la scorsa stagione ha fatto veramente schifo.
Il ragazzo ha del manico, forse gli manca un poco di "testa" ma è sicuramente un pilota!
Rimini, 25 febbraio 2009 - Luca Toni, capocannoniere del Bayern Monaco e della Nazionale Italiana di calcio, venerdì prossimo 27 febbraio, dalle 11 alle 13, sarà protagonista nello stand della Regione Emilia Romagna al FR.E.E di Monaco di Baviera.


L’importante appuntamento con il mercato delle vacanze in Germania, che si svolgerà da domani al 2 marzo, è la manifestazione - riservata ai viaggi e al tempo libero - più amata dai turisti tedeschi. Quest’anno APT Servizi ha allestito un suo spazio nell’area Italia (Padiglione B5, Stand numero 210), ospitando 18 operatori turistici pubblici e privati. La filosofia con cui l’Emilia Romagna si presenta all’edizione 2009 è quella di una regione da vivere a 360 gradi, in tutte le sue potenzialità e offerte, tenendo conto di questi elementi fondamentali: qualità, unicità e tipicità a costi contenuti.

E per mettersi in mostra la regione farà scendere ancora in campo uno dei suoi testimonial di… punta: Luca Toni, volto dell’Emilia Romagna in Germania. Nello stand della regione il calciatore emiliano - è nato il 26 maggio 1977 a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena - avrà l’importante ruolo di ambasciatore della regione, ma non solo: per la gioia del pubblico presente si esibirà in una speciale partita con un balillone gigante, vale a dire un calciobalilla lungo 7,5 metri e largo 70 centimetri che propone sfide 11 contro 11, di proprietà del Comune di Cattolica, già utilizzato lo scorso anno in occasione della prima edizione dei Beach Games.

Le squadre contrapposte, formate dai vincitori di un concorso organizzato dalla radio tedesca Bayern3, saranno capitanate da Luca Toni e dal suo imitatore tedesco Matze Knop, protagonista della hit 'Numero Uno', un tormentone che sta spopolando nelle discoteche e su YouTube. I componenti della squadra che riuscirà a spuntarla, vinceranno soggiorni sulla Riviera adriatica dell’Emilia Romagna.

"La Germania - sottolinea Andrea Babbi, amministratore delegato di APT Servizi - costituisce un mercato turistico particolarmente ambito in cui noi vogliamo giocare un ruolo di primo piano, tanto più che la nostra regione resta tra le mete più amate dai turisti tedeschi. La partecipazione ad un’importante fiera di settore come quella di Monaco rientra nell’ambito dei nostri interventi che spaziano dalla collaborazione con i tour operator leader, alla promozione dei voli low cost. Potendo contare su un testimonial di grande impatto popolare come Luca Toni - prosegue Babbi - gli operatori della regione sono da tempo al lavoro per offrire speciali pacchetti soggiorno, cominciando dal prossimo week end di Pasqua, primo appuntamento turistico del 2009. Le nostre proposte permetteranno di scoprire al meglio, e in maniera conveniente, il volto più autentico dell’Emilia Romagna".

Oltre ai suoi 110 Km di spiagge attrezzate, alla Fiera di Monaco l’Emilia Romagna proporrà le sue città d’arte, la natura incontaminata dell’Appennino bianco e verde, le sue terme, passando attraverso un elemento trasversale ma fondamentale come l’enogastronomia, in grado di legare unicità e tipicità del territorio.

fonte: Il Resto del Carlino Rimini

Toni testimonial dell'Emilia Romagna a Monaco


Il campione si esibirà in una partita di calcio balilla di grandi dimensioni nello spazio espositivo allestito da Apt Servizi. La filosofia con cui la regione si presenta all’edizione 2009 è quella di una regione da vivere a 360 gradi


martedì 17 febbraio 2009

MV Agusta F4 312 RR vs Bimota DB7

Bimota ORONERO vera moto Romagnola


Al Salone del Motociclo di Milano è stata presentata la nuova DB7 Oronero vera moto ROMAGNOLA, espressione della continua ricerca di miglioramento e sfide tecnologiche nell’incredibile realizzazione di un telaio a traliccio in fibra di carbonio dimensionalmente identico a quello da cui deriva.

Il telaio a traliccio in fibra di carbonio, per la prima volta su una moto di produzione, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Experience Bimota e la società BrBike Research di Cesena.

Il risultato che ne deriva, a beneficio della rigidità e della maneggevolezza della moto, risulta essere quasi incredibile: la riduzione di 6 kg di peso fa raggiungere alla DB7 i 164 kg a secco che, rapportati ai 164 CV del 1098, ulteriormente affinato nella messa a punto elettronica, permettono alla Oronero di raggiungere nel rapporto peso-potenza la magica equazione di 1:1.
Altro punto di sicuro interesse risulta essere l’utilizzo di una molla in titanio a servizio della sospensione posteriore. Nuovi anche i dischi da 320 mm con profilo a margherita. La vocazione racing della Oronero si riconosce anche nell’utilizzo della strumentazione GET completamente digitale che, oltre alle funzioni tradizionali permette di monitorare molti parametri del funzionamento del motore, oltre all’eventuale telemetria applicata alle sospensioni.

Un sistema di rilevamento GPS integrato permette di scaricare sul pc traiettorie e riportare le velocità di percorrenza in pista. La versione Oronero della DB7 sarà costruita in serie limitata da Febbraio 2009, e le prenotazioni possono essere effettuate sin da ora al prezzo di 39.960 euro immatricolazione esclusa.

fonte: Bimota

giovedì 12 febbraio 2009

DB7 ORONERO sulla neve



In occasione del 3° Winter Speed Hill Race di Sappada, in programma questo Sabato alle ore 18:00, verrà allestita una esposizione della gamma Bimota e sarà possibile ammirare da vicino l'incredibile DB7 ORONERO: la prima motocicletta stradale con telaio in fibra di carbonio.

Vi aspettiamo quindi a SAPPADA, per vivere insieme questa spettacolare manifestazione in compagnia della esclusive moto di Rimini.

mercoledì 11 febbraio 2009

Mototemporada Romagnola, al via la stagione 2009


La sesta stagione della Mototemporada Romagnola, manifestazione organizzata da quattro moto club romagnoli (Misano Adriatico, “Paolo Tordi” Cesena, “Nuovo Renzo Pasolini” di Rimini e “Celeste Berardi” di Riccione) sta per prendere il via a cinquant'anni da quando questo nome ha iniziato a riecheggiare nei circuiti stradali della Romagna.

La Mototemporada 2009 si disputerà interamente sul circuito di Misano, e comprenderà le classi 125 Sport, 600 Stock e Open.

Verranno premiate anche le pole position e ci saranno classifiche separate per gli "under 15" della 125 Sport e per gli "under 21" della Stock 600.

La prima gara è prevista il 29 marzo, in concomitanza con la prima prova della Coppa Italia, manifestazione rilanciata proprio dal Gruppo Mototemporada ed ora entrata a far parte dei campionati gestiti direttamente dalla Federazione Motociclistica Italiana. Oltre alle tre classi della Mototemporada e alla Coppa Italia, il programma della prima gara stagionale prevede i monomarca Ducati ed Honda.

La seconda prova sarà il 17 maggio, con un altro intenso programma che prevede il challenge Moriwaki ed altri trofei monomarca. Dopo una lunga pausa estiva, la Mototemporada Romagnola torna in pista il 20 settembre per accogliere ancora la Coppa Italia, Il monomarca Ducati, il monomarca Honda e la Gp 250.

La gara finale sarà il 18 ottobre 2009, in occasione della Coppa FMI che racchiude il campionato italiano femminile, la Supertwins, la Roadster Cup, il monomarca Kawasaki ed il monomarca KTM.

lunedì 9 febbraio 2009

MotoGP, conclusi i test a Sepang


Velocissimi gli acciaccati Stoner e Rossi, sorprendono Capirossi e la Suzuki
Velocissimo Stoner, nonostante il polso ancora malconcio e che continua a destare preoccupazione, registra il miglior tempo sul giro. Ancora una volta verrebbe da dire, dato che il binomio Stoner-Ducati si riconferma estremamente competitivo. Secondo miglior tempo per Rossi, anche lui non al 100% essendosi ferito ad una mano e ad un piede cadendo nel salotto di casa, sopra un tavolo di cristallo.

SORPRENDE CAPIROSSI
Ma la vera sorpresa è Loris Capirossi, in sella alla nuova Suzuki, moto che pare nata decisamente bene. L'imolese è costantemente rimasto in cima alla lista dei tempi nell'arco dei tre giorni, speriamo davvero che la competitività della sua Suzuki rimanga tale anche nel corso della stagione. A riprova delle ottime prestazioni della Suzuki, il sesto tempo di Chris Vermeulen, anch'egli molto contento della nuova moto, alla quale manca solamente un po' di potenza per non perdere la scia degli avversari sul dritto.

BENE EDWARDS
Ottimi riscontri anche per Edwards, sintomo che anche in casa Yamaha hanno lavorato decisamente bene per affilarre una moto già altamente competitiva.

Sorprende anche il quinto posto di Elias, con una Honda semi ufficiale. Fatica un po' Hayden, che non riesce a sfruttare il peneumatico più duro, che tanta confidenza riesce a dare invece al suo compagno di squadra.

giovedì 5 febbraio 2009

Il ritorno della Bimota alle corse?















Un sito inglese MCN ha scritto che la Bimota ha contattato i Team della 250 e 125 per eventuali forniture di telai e componentistica per la futura Moto 2 o Moto GP 2.
La Dorna e la Federazione Internazionale hanno creato questa "nuova" classe che dovrà sostituire l'attuale classe 250 due tempi, con moto quattro tempi e di cilindrata sino a 600 cc non derivate dalla serie.
Non voglio entrare nel merito della decisione, ci sarebbe da discutere per delle giornate; ma, come molti hanno scritto prima di me, sembra molto una classe simile se non fotocopia della Supersport 600 e sembra che le case costruttrici (a parte la Honda che ha dettato le regole) non siano molto interessate a questa formula.
Ma veniamo al soggetto del post: la Bimota è pronta a preparare dei telai e componentistica.
Gli appassionati di moto romagnoli e non solo si ricorderanno che la Bimota ha incominciato così, costruendo telai per moto da gran prix che hanno usato i più grandi piloti degli anni passati da Mamola, Lucchinelli e Jon Ekerold che ha anche vinto il campionato del mondo della 350 nel 1980.
Non tutto il male vien per nuocere......se questa nuova classe permetterà alla Bimota di rientrare nel grande circus delle corse, ben venga la nuova classe!!!

lunedì 2 febbraio 2009

Superbike da record: 32 piloti e 7 case costruttrici
















Per la categoria si prospetta una stagione da primato, per numero di piloti iscritti e per case rappresentate. La stagione 2009 propone infatti 32 piloti a sventolare le bandiere di 10 paesi diversi e ben 7 case costruttrici (Aprilia, BMW, Ducati, Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha), fatto unico nella storia del Campionato

Un 2009 da record per Superbike e Supersport
. È stato pubblicato il 15 gennaio 2008 dalla FIM (Federazione Motociclistica Internazionale) l’elenco degli iscritti permanenti ai prossimo Mondiali. Entrambi i campionati, organizzati da Infront Motor Sports, continuano nel loro trend di successo. In particolare la categoria Superbike ha raggiunto, a dispetto del difficile momento dell’economia a livello internazionale, il record per numero di piloti iscritti e case rappresentate. La stagione 2009 propone infatti 32 piloti a sventolare le bandiere di 10 paesi diversi e ben 7 case costruttrici (Aprilia, BMW, Ducati, Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha), fatto unico nella storia del Campionato.

La palma di nazione più rappresentata spetta all’Italia con 8 piloti, mentre Gran Bretagna, Giappone e Spagna schierano 5 rappresentanti ciascuno. 4 sono gli australiani mentre un pilota a testa per Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca, Francia e Austria.

Tra i nuovi arrivi vanno segnalati il tre volte campione AMA Superbike, Ben Spies, tre dei primi quattro piloti classificati nel BSB 2008 (Byrne, Haslam e Sykes), il campione italiano SBK 2008 Luca Scassa, e il vincitore della Coppa del Mondo FIM Superstock 1000 2008, Brendan Roberts.

Per quanto riguarda le case, la Honda ha la più larga rappresentanza con otto CBR1000RR e sei team, seguita dalla Ducati con sette 1098R (quattro team), Kawasaki con sei ZX-10R (tre team), Suzuki con quattro GSX-R 1000 K9 (tre team), tre Yamaha YZF-R1 (due team), Aprilia con due RSV4 (un team) e BMW con due S1000RR (un team).

Paolo Flammini, amministratore delegato di Infront Motor Sports, ha dichiarato: "Sono veramente soddisfatto per il successo di iscritti del Campionato Superbike, che si presenta come il migliore di sempre". I numeri diffusi dalla FIM sono "una dimostrazione del successo di una formula che consente alle squadre di partecipare ad una serie di altissimo livello con costi relativamente contenuti, dando la possibilità anche ai team privati di ben figurare".

Secondo Flammini, "la validità e la stabilità del regolamento tecnico hanno poi favorito l’ingresso di due nuovi importanti costruttori, Aprilia e BMW, portando il numero della Case presenti ad un record storico per la Superbike". Anche la qualità dei piloti "sarà altissima, con l’arrivo tra l’altro dei campioni in carica dell’AMA e del BSB, oltre ad un nutrito numero di giovani promesse. In un momento economico difficile a livello mondiale la Superbike può dunque guardare al futuro con serenità ed ottimismo".

sabato 31 gennaio 2009

La MotoGP: le proposte per uscire dalla crisi


La MotoGP, attraverso una serie di provvedimenti più o meno urgenti e più o meno importanti è destinata a cambiare radicalmente da qui al 2010: la classe regina del motociclismo, del resto, è ormai una nobile decaduta che deve assolutamente adattarsi ai tempi che corrono per non rischiare di scomparire. La MotoGP di oggi, in poche parole, costa troppo, e non ha assolutamente senso lasciare che continui a costare così tanto o - ancora peggio - che in futuro arrivi a costare ancora di più. Non è da ieri che si parla di cifre insostenibili per i team satellite, tra l’altro aumentate negli ultimi tempi in maniera tale da far riflettere anche le più grandi Case costruttrici del mondo.

La nota positiva è che la grande crisi mondiale che ha colpito tutti i settori è riuscita a dare una scossa micidiale a un ambiente che finora era stato tradizionalmente molto conservativo: lo scorso 7 gennaio, in Giappone, i rappresentanti delle Case impegnate in MotoGP si sono seduti a un tavolo sfornando un nutrito elenco di proposte molto concrete per ridurre i costi. Nonostante si parli di modifiche decisamente importanti, alcune anche molto radicali, le Case hanno iniziato a collaborare come non avevano mai fatto prima, tanto che molti addetti ai lavori sono rimasti stupiti di quanto questa situazione di crisi abbia aiutato a mettere tutti d’accordo senza che si scatenassero lotte intestine.

Così, se in passato l’iter per introdurre modifiche regolamentari ha assunto spesso i contorni di una telenovela, in questo caso le cose stanno procedendo molto velocemente: tutte le proposte per le modifiche a breve termine, quelle che entreranno in vigore già in questa stagione, verranno discusse e probabilmente ratificate durante un nuovo incontro che avverrà in corrispondenza dei test di Sepang, in programma dal 5 al 7 febbraio.
Le proposte per il 2009

Prove più corte
- La durata delle quattro sessioni di prove previste nel weekend (tre di libere più una di qualifiche) scenderà da 60 a 45 minuti;

Warm-up più corto
- Warm-up di 10 minuti che non prevede le prove di partenza;

Nove motori per tutta la stagione
- Nel corso della stagione potranno essere utilizzati soltanto nove motori: ciò significa che ogni motore dovrà durare due gare. In ogni caso un team non incorrerà in sanzioni se un motore si rompe prima di aver coperto due Gran Premi: sarà sufficiente che nell’arco della stagione non ne vengano utilizzati più di nove;

No ai test postgara
- Cancellazione delle 5 giornate di test postgara inizialmente previste (non ci saranno più le prove del lunedì);

Test invernali ridotti a 8 giorni
- I test invernali a cavallo tra le stagioni 2009 e 2010 saranno limitati a 8 giornate di prove, compresi i due giorni che verranno effettuati a Valencia subito dopo il Gp di chiusura;

Pausa invernale più lunga
- L’inizio “testing ban”, ossia il periodo in cui non è possibile scendere in pista, attualmente fissato il 1° dicembre, verrà anticipato al giorno immediatamente successivo ai test di Valencia (in questo caso l’11 novembre, considerato che il GP di Valencia è in programma l’8 novembre). Il termine dopo il quale si potrà ricominciare a provare rimarrà il 20 gennaio dell’anno successivo.

Le proposte per il 2010

Tagliare un Gran Premio
- Tagliare un Gran Premio, scendendo dagli attuali 18 a 17 totali: secondo molti team manager ridurre il numero di eventi non è la risposta giusta per rilanciare la MotoGP (anzi, per attirare sponsor c’è chi pensa che vadano aumentati) però nell’immediato c’è la crisi da superare, perciò ogni taglio per il momento è ben accetto. Superata l’impasse, si potrà pensare di aumentare il numero di GP.

Una sola moto per pilota
- Una sola moto per pilota: così facendo Ezpeleta vuole portare la griglia di partenza a 24 unità, dato che ognuno dei quattro costruttori potrà mettere in pista senza problemi sei moto, non dovendo mettere a disposizione anche i muletti;

Dischi freno in acciaio
- Dischi freno in acciaio in sostituzione di quelli in carbonio: questa proposta, assieme a quella legata all’eliminazione della seconda moto, consentirebbe di mantenere invariato il regolamento del “flag to flag”

Gran Premi su due giorni
- Gran Premi su due giorni, sabato e domenica, senza prove il venerdì: per far sì che i circuiti riescano comunque ad attrarre pubblico per tre giorni, il venerdì mattina il paddock sarà aperto al pubblico, mentre il venerdì pomeriggio scenderanno comunque in pista le categorie Moto2 e 125 cc.

Un motore per tre GP
- Ogni motore sarà punzonato e dovrà durare tre Gran Premi consecutivi. Se un pilota cambia motore prima di tale scadenza, incorrerà in una sanzione ancora da definire: due le soluzioni, un arretramento sulla griglia di partenza oppure una penalità in tempo sul risultato finale della gara;

Prezzi calmierati per il leasing delle moto
- Imposizione alle Case costruttrici di proporre in leasing le proprie moto a un prezzo calmierato, sulla falsariga di quanto accadrà, sempre nel 2010, per la classe 125 cc;

Moto valide per due stagioni
- I modelli delle moto dovranno durare due stagioni, per consentire ai team clienti di ammortizzare il costo del noleggio.

fonte GPone.com

mercoledì 28 gennaio 2009

Francesco detto "Checco" Costa


Per incominciare la nostra storia, non si poteva che rendere tributo ad un uomo speciale ed un vero amante de mutor.
Per raccontare di questo personaggio irripetibile bisogna tornare indietro al 1948, alla leggendaria passeggiata al chiaro di luna di 4 amici imolesi che lungo le rive del Santerno sognavano un circuito sulle colline dove sfogare la loro voglia di motori.

Il sogno dei 4 sarebbe rimasto tale se non fosse arrivato il quinto, proprio il mitico Checco. Francesco detto”Checco” Costa aveva 37 anni ed era un dottore in agraria che lavorava come fattore nelle terre dell’Ospedale Civile di Imola.

Ma vivere nei campi non era la sua unica passione: quella vera era per le 2 ruote.

Una passione profondissima, che lo portò a rendere il”suo”Moto Club Santerno"il più grande d’Italia per numero di iscritti nell’immediato dopoguerra e lo fece anche trasformare in geniale e abile organizzatore.

La prima sua creazione fu il Gran Premio di Motocros sulla pista del Castellaccio, poi con la nascita del”circuìto” la sua genialità potè esprimersi al meglio. Per rendere grande una pista appena nata e ancora fuori dai giri dei campionati mondiali comprese l’importanza di avere al via i campioni, i nomi che attirano il grande pubblico, e nacquero così le gare ad ingaggio, quelle cioè dove i campioni venivano pagati dall’organizzatore per partecipare all’evento.

Checco costa e la conchiglia d'oro

Fu anche tra i primi ad intuire l’importanza degli sponsor, e già negli anni’50 avviò una proficua collaborazione con la Shell. Nacquerò così la “Conchiglia d’oro” automobilistica (quattro edizioni nel 54, 55, 56 e 63, con la prima assoluta delle F1 sul Santerno) e la “Coppa d’oro” motociclistica che dal ’54 al ’71 portò i migliori centauri del motomondiale sulla nostra pista nel mese di aprile,grazie anche a un notevole montepremi, aprendo la strada anche alla fantastica stagione della “Mototemporada romagnola”.

Non fu però tutto semplice per Costa. Si espose molto anche con le finanze personali per sostenere le gare, e dovette fare i conti con le difficoltà dei primi 20 anni di vita di un autodromo bellissimo ma non ancora permanente, la cui esistenza era continuamente minacciata dalle difficoltà economiche e burocratiche.

Ma davanti alle folle numerosissime che sino dagli anni 50 affollavano la pista dall’alba il giorno delle gare e alla curatissima organizzazione la Federazione non poteva rimanere immobile e il 7 settembre 1969 avvenne il miracolo: la pista romagnola”di campagna” rubò alla monumentale e intoccabile Monza il Gran Premio delle Nazioni, tappa italiana del motomondiale.

Altre 12 volte il campionato del mondo farà tappa a Imola, prima di lasciare spazio negli anni 2000 al mondiale Superbike.

Poi, nel 1972, il capolavoro. Grazie ai contatti con Bill France, potente boss del circuito di Daytona (i cui eredi controllano ancor oggi la fetta più importante del motorismo yankee), Costa portò a Imola le grosse moto che davano vita alla 200 miglia sul circuito della Florida con qualcosa in più: la sfida tra i piloti del motomondiale e gli americani ancora sconosciuti al pubblico europeo.

Nacque così la “200 miglia di Imola, la Daytona d’Europa”, e per Imola fu un successo memorabile nelle 13 edizioni disputate….basta scorrere l’albo d’oro e davanti a nomi come Agostini, Baker, Cecotto e Roberts (che l’Europa conobbe proprio a Imola) capite bene di che sfide memorabili stiamo parlando.

Poi altre gare: la Coppa AGV delle Nazioni (appuntamento per”nazionali” motociclistiche soffocato dalla FMI) e anche la sfortunata 24 ore del 1982. Poi, quando ormai la stella delle F1 stava offuscando quella delle 2 ruote in riva al Santerno, il 30 luglio 1988, fu proprio un banale incidente con una moto a scrivere la parola fine alla vita di Checco Costa, che stava andando a prendere il pane in bici, come un semplice pensionato di 77 anni.

I suoi figli, l’avvocato Carlo, storico speaker dell’autodromo, e il dottore Claudio, padre della Clinica Mobile del motomondiale, continuano a vivere di motori mantenendo viva la tradizione dei Costa.

Imola 23 marzo 2009 in occasione di una rievocazione per ricordare Checco Costa foto di gruppo.

Da destra Giorgio Di Nunzio-Luciano Sansovini-Bruno Spaggiari-Claudio Costa-Virginio Ferrari-Graziano Rossi-Mario Lega-Marco Luchinelli-Carlo Costa-Walter Bartolini-Augusto Farneti-Gianfranco Bonera-Fausto Ricci.

martedì 27 gennaio 2009

La Regione dei Motori


L'appassionato di motori che visita l'Emilia Romagna ha la certezza di imbattersi ad ogni passo in qualcosa che ha a che fare con la meccanica.

Lungo la via Emilia, da Piacenza a Rimini, ramificandosi verso Ravenna e Ferrara, la presenza motoristica è massiccia in ogni campo: le quattro ruote sono egregiamente rappresentate da aziende quali Ferrari (Maranello), Maserati (Modena), Lamborghini (Sant'Agata Bolognese), il cui solo nome evoca il ruggito dei motori, la velocità, l'eleganza del design. Passando alle due ruote, la fertile terra emiliano-romagnola ha partorito nel tempo oltre un'ottantina di Case motociclistiche, molte ormai scomparse, di cui rimane traccia solo nei ricordi dei cultori del motociclismo d'epoca, altre decisamente vive e attive come la Ducati (Bologna), la Moto Morini (Casalecchio di Reno) e la Bimota (Rimini).

Per chi ama approfondire la conoscenza del presente entrando in contatto con il retaggio culturale del motorismo, il territorio della regione è prodigo di luoghi da vedere e visitare: si va dai musei aziendali ­ Galleria Ferrari, Museo Ducati, Museo Lamborghini ­ alle straordinarie collezioni private che stupiscono i visitatori con pezzi rarissimi ­ il Museo dell'auto e moto d'epoca Umberto Panini (Modena), la Collezione Righini (Castelfranco Emilia), il Museo dell'Auto Storica Stanguellini (Modena), il Museo Ferrari e il Museo Abarth sotto il marchio Maranello Rosso Musei (Repubblica di San Marino) e molte altre ­ fino ai musei pubblici come il Museo del Patrimonio Industriale (Bologna) e i tanti luoghi che evocano emozioni, come la casa natale di Enzo Ferrari (Modena).Grassetto

Se si cerca un vero e proprio concentrato di passioni forti, l'Emilia Romagna offre un fitto calendario di eventi ­ dal GP di San Marino di Formula 1 che si disputava all'autodromo di Imola, alla prova della Moto GP del Riviera di Rimini e San Marino del Mondiale Superbike, al Santamonica di Misano Adriatico ­ e storicamente ha ospitato sulle sue strade gare avventurose, che in queste pagine vengono ricordate. Un tributo va attribuito infine ai tanti emiliano­romagnoli "volanti", piloti che hanno saputo far pender la bilancia dell'agonismo motoristico dallo sport verso il mito.