lunedì 7 aprile 2014

Ieri se ne è andato un disegnatore di sogni

Ci ha lasciato un vero maestro: è stato l'inventore delle linee motociclistiche moderne. Il mondo de "mutor" piange la scomparsa di uno dei suoi geni più conclamati. Fondatore della Bimota assieme a Morri e creatore di gioielli assoluti quali la Ducati 916 le MV Agusta F4 e Brutale


 Addio al papà della Bimota, si è spento Massimo Tamburini
Dopo una lunga malattia, il grande progettista romagnolo è venuto a mancare nella notte tra venerdì e sabato. Insignito del Sigismondo d'Oro nel 2012, è stato il padre di alcune delle più belle moto del mondo come la Ducati 916 che ha vinto innumerevoli campionati di Superbike


Tamburini era un genio riconosciuto del motociclismo, a lui si devono alcune delle moto più memorabili, vere opere d’arte tra cui anche modelli, non a caso, esposti nei più prestigiosi musei come la MV Agusta F4, che i visitatori del Guggenheim di New York possono ammirare
Nato a Rimini nel 1943, Romagnolo DOC, massima espressione della passione "per e mutor", delle moto da corsa in particolare. La sua prima special fu una reinterpretazione di una MV Agusta 600 4 cilindri stradale. La moto fu rivista in tutto, tanto che alla fine ne uscì una replica della moto di Agostini. E andava pure forte, tanto che piacque ad appassionati e piloti, Questo suo primo progetto, ricevette consensi positivi dal pilota collaudatore della Mv Agusta Angelo Bergamonti e da tutti gli addetti ai lavori.
Le motivazioni che portarono Tamburini a cimentarsi nel settore motociclistico, furono paradossalmente legate ad un incidente occorsogli sul circuito di Misano che gli generò diverse fratture, mentre stava provando la sua nuova moto, una Honda CB 750 Four.
Correva l'anno 1973, in quel periodo Tamburini stava allestendo la nuova sede della Idrotermica Bimota sita in Via Covignano, quando ancora dolorante per le fratture alle costole, propose a Morri di aprire un piccolo centro di progettazione telai e parti speciali da destinare alle moto Giapponesi, che a suo dire avevano un gran motore, ma a livello telaistico c'erano notevoli margini di miglioramento, certo di poterne migliorare il comportamento dinamico.

Morri si rese disponibile in tal senso e nello stesso anno venne costituita la Bimota Meccanica trasformata successivamente in Bimota S.p.a. nel 1980.
Tamburini rimase azionista e Direttore Tecnico della Bimota sino al 1983, anno in cui decise di lasciare l'azienda per intraprendere nuove esperienze.  
La prima Bimota fu una special nata “ricondizionando” una Honda 750 Four dopo una caduta a Misano. Apprezzata dagli addetti ai lavori, questa moto fu la molla che diede il via alla fondazione della Bimota Meccanica e alla produzione di repliche di quella che ormai era da tutti conosciuta come HB1.
Quando ero ragazzino e vidi per la prima volta correre una Bimota, Giuseppe Elementi detto Kocis era il pilota, andai giù di giù di testa! Elementi ci metteva tanto del suo, ma la moto era fantastica!!
Il resto della storia della Bimota lo conoscete: Tamburini e Morri diedero vita ad una serie di moto eccezionali che impiegavano motori giapponesi incastonati in ciclistiche nella più pura filosofia corsaiola italiana, il tutto vestito con carenature tanto belle quanto aerodinamicamente funzionali.
Tamburini aveva una filosofia nel progettare le moto: “Quando (un componente) avrà raggiunto il massimo dell’efficacia e superato tutti i test previsti svolgendo le funzioni per le quali è stato pensato nella maniera più semplice, novantanove volte su cento sarà anche bello”. Non era un designer puro, diceva di essere stato costretto a farlo “perché non c’era nessuno a farlo quando iniziammo”. Ma è grazie a questa impostazione che le cue creature sono da tutti riconosciute come vere e proprie opere d’arte.
Nel 1985 Tamburini viene ingaggiato da Castiglioni ed entra a far parte del gruppo Cagiva, firmando moto come la  Freccia C9, Freccia C10, Freccia C12 e Mito. Nel frattempo il Gruppo Cagiva ha acquisito Ducati, e anche per il marchio bolognese Tamburini sforna un capolavoro dietro l’altro. La Paso, innanzitutto, poi il suo contributo è fondamentale per la nascita delle 851 e 888, ma soprattutto è la 916 a segnare una vetta che sembrava insuperabile (stile, efficacia prestazionale, risultati sportivi, innovazioni tecniche…). Invece sarebbe bastato aspettare.
Il rilancio del marchio MV Agusta da parte di Castiglioni diede la possibilità a Tamburini di regalarci la bellissima F4 e la sua sorella nuda, la Brutale.


Addio al papà della Bimota, si è spento Massimo TamburiniMassimo Tamburini ha sempre avuto una gran passione per le corse. Per cominciare, ecco le moto da corsa progettate e realizzate da lui: dalla Paton 500 del ’73, alle Bimota YB1 250 e 350, HD1 250, HD 350 e 500, fino alla Bimota SB1 500; qualcuno ricorderà la Morbidelli 250 per Giacomo Agostini, poi le YB2 e YB3 250 e 350, la Suzuki 500 GTA del team Gallina con lo sterzo indiretto e progressivo, infine la Cagiva 500 GP dell’89, quella di Mamola, per la sola parte stilistica. 
Per lui hanno corso Giuseppe Elementi (primo pilota Bimota), poi tra gli altri Cecotto, Villa, Matteoni, Paci, Eckerold, Ferrari, Lucchinelli, Uncini, Fogarty, Bayliss, Scassa.

Da me e da tutti gli appassionati de mutor un forte abbraccio e un semplice Ciao!


venerdì 28 marzo 2014

Anffas Open Day

 

 

Lo Yoga e l’ippoterapia di Anffas Onlus Trentino, la mostra di pittura di Anffas Onlus Mantova, l’esposizione fotografica, la lotteria e la giocoleria di Anffas Valli Pinerolesi Onlus ma anche il laboratorio di floricoltura di Anffas Onlus Lucca, l’apertura dei laboratori ergo-terapici e dello Sportello SAI? di Anffas Onlus Roma, gli incontri con le scuole locali di Anffas Onlus Leverano, la visita guidata con rappresentazione video fotografica di Anffas Onlus Corigliano, il Seminario “Il diritto di amare. Amare è possibile” di Anffas Onlus Ragusa, i percorsi interattivi di Anffas Onlus Patti e, ovviamente, l’apertura al pubblico delle centinaia di sedi Anffas del territorio nazionale per mostrare a tutta la cittadinanza quanto possono fare e quanto fanno ogni giorno le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e le loro famiglie:

questo è quanto accadrà il 28 marzo 2014 durante la VII Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, manifestazione nazionale promossa e organizzata da Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o relazionale, che quest’anno, per perseguire il suo obiettivo di informazione e sensibilizzazione sui temi della disabilità intellettiva e/o relazionale, si declinerà in un vero e proprio Open Day.

 

 

Tutti i cittadini che lo vorranno, quindi, potranno partecipare a questa grande festa e conoscere così l’Associazione, le famiglie e gli amici che la compongono e le tante attività che vi si svolgono con l’obiettivo di combattere stereotipi, pregiudizi e discriminazioni e promuovere pari opportunità in ogni ambito della società. Vi aspettiamo!

In occasione della Giornata, inoltre, Anffas e UniCredit vi invitano a scoprire perché “per una persona con disabilità una famiglia sola non basta”.

Dal 13 marzo è infatti possibile effettuare donazioni, senza alcuna commissione: - tramite tutti gli sportelli bancomat UniCredit - online al link www.ilmiodono.it/org/anffas - presso tutte le agenzie UniCredit con il seguente Iban IT 44L 02008 03284 000102973743

lunedì 24 marzo 2014

Bimota correrà nella SBK 2014

ALSTARE E BIMOTA SIGLANO L’ACCORDO

Il prestigioso costruttore italiano di moto Bimota ed Alstare hanno annunciato di avere raggiunto un accordo di collaborazione a lungo termine per un periodo di 5 anni.


Appena il titolare di Alstare, Francis Batta, ha incontrato i nuovi proprietari della Bimota, Marco Chiancianesi e Daniele Longoni, all’ EICMA lo scorso novembre le cose hanno iniziato a muoversi.  Il trio ha subito ha subito ingranato e non c’è voluto molto tempo per preparare un piano d’azione. Il primo progetto non prevedeva le corse, ma la storia di Bimota e Alstare fatta di successi nel mondiale Superbike non poteva non portare alla nascita di una scuderia.

Bimota è da tempo rinomata per le sue moto belle e dal design ricercato. Sin dall’inizio Bimota ha progettato moto uniche, usando componenti fatti a mano nel proprio stabilimento, associandole a motori prodotti dai migliori costruttori. Dal primo giorno il loro obiettivo è stato la qualità senza badare ai costi e ciò vale ancora oggi. Sembra dunque coerente che abbiano scelto Alstare come partner - in quanto a suo modo Alstare si è sempre contraddistinta nel suo settore. Forse non hanno sempre avuto le migliori moto ma sono sempre stati uno dei team più professionali del paddock e sono protagonisti del Campionato Mondiale Superbike da più tempo di qualunque altro team. Questa nuova collaborazione unisce due grandi del motociclismo e per loro un futuro brillante si profila sia sulla pista che sulla strada.
La collaborazione prevede la creazione del nuovo Reparto Corse di Bimota presso gli stabilimenti di Alstare in Belgio, il quale fornirà supporto tecnico a tutti i team ufficiali Bimota a livello mondiale e preparerà i pezzi speciali da utilizzare sulle moto da corsa.
Alstare si occuperà di Ricerca e Sviluppo per la Bimota e lavorerà sul perfezionamento della Moto2 e della Bimota BB3. Il reparto Ricerca e Sviluppo si dedicherà anche dello sviluppo dei nuovi modelli sportivi e supersportivi di Bimota.
Bimota è un costruttore italiano di modelli di moto squisitamente disegnate e ricercate. Tutti i modelli impiegano motori prodotti da grandi case costruttrici insieme a componenti e materiali di alta qualità, molti dei quali sono prodotti direttamente da Bimota. L’azienda fu fondata nel 1973 a Rimini da Valerio Bianchi, Giuseppe Morri e Massimo Tamburini e l’anno scorso ha celebrato il suo quarantesimo anniversario.
Proprio l’anno scorso, nel mese di settembre, gli imprenditori Marco Chiancianesi e Daniele Longoni hanno acquistato la Bimota con l’intenzione di rilanciare questo celebre e prestigioso marchio. Grazie alla loro determinazione, impegno e passione – e con la collaborazione di Alstare – questo obiettivo comincia a realizzarsi.
Alstare è attiva nel mondo delle gare di moto dal 1982, quando ha cominciato a gestire la hospitality unit per la FMI (Federazione Moto Italiana) poi per Lucky Strike. Il titolare di Alstare, Francis Batta dopo una breve parentesi come Team Manager della scuderia Cagiva nel moto mondiale classe 500 è in seguito diventato il Direttore Generale del Campionato del Mondo Superbike nei primi anni novanta, per poi creare un propria scuderia nel 1996 con la quale ha vinto – negli anni successivi -  un titolo mondiale in Superbike,  tre  in Supersport e tre in Superstock con la Suzuki.